Lavoro occasionale, il Segretario di Stato Zafferani altera la realtà

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San Marino. Il Segretario di Stato per il Lavoro è sorpreso della posizione pubblica della CSU sulla riforma del lavoro occasionale; è forse perché il primo incontro è stato costruttivo ed ha accolto alcune nostre proposte? La CSU ha sempre un approccio propositivo, ma quando viene letteralmente presa in giro non lesina critiche a nessuno.

Infatti, ci sembrava che Zafferani avesse colto positivamente la richiesta che tale strumento non dovesse essere ampliato, ma restare circoscritto e costare di più rispetto ad oggi. Il fatto che anche i lavoratori occasionali vengano retribuiti come tutti gli altri ci sembra un atto dovuto e non una gentile concessione dello stesso Segretario di Stato, che comunque “ringraziamo” per questa sensibilità che il Governo precedente invece non aveva avuto.

Ma il massimo della presa in giro la si raggiunge quando si vuole tassare il lavoro occasionale al 12%, un’aliquota al fuori di qualsiasi parametro per il lavoro dipendente, spacciando ciò come un vantaggio, mentre chi fa il lavoratore occasionale – giustamente – non paga tasse, dato che i suoi redditi sono molto bassi. Invece così si passa di passa da zero al 12%!

Il Segretario insiste nell’introdurre il lavoro occasionale in tutti i settori, con la sola eccezione dell’edilizia. Per i settori oggi esclusi (industria e alcune tipologie di servizi), avevamo proposto di limitarsi alle assenze per malattie brevi, ma il Segretario continua imperterrito sulla strada della liberalizzazione sfrenata, pensando che il miglior freno agli abusi sia il maggior costo, quando è risaputo che tale filosofia non funziona.

Lo dimostra anche la teoria del fisco leggero, che secondo alcuni porterebbe all’emersione dei redditi mentre nel nostro sistema l’elusione è enorme, come si evince dalle vergognose dichiarazioni dei redditi di buona parte delle imprese.

Trasformare in ore le 70 giornate annuali massime oggi previste in 560 ore annue, visto anche che nella gran parte dei casi il lavoro occasionale viene utilizzato solo per qualche ora al giorno, equivale ad un part-time di 20 ore settimanali per quasi 7 mesi all’anno, mentre la quota di 960 ore annue previste per alcuni settori, equivale ad un part-time per tutto l’anno. Alla faccia del lavoro occasionale!!! In realtà si vuole concedere alle imprese la possibilità di assumere e licenziare personale a loro piacimento senza preavviso e alcuna tutela per i lavoratori. Non c’è dubbio che le imprese siano disposte a pagare di più per una flessibilità così sfrenata. Su una cosa ha ragione il Segretario Zafferani: l’accostamento ai voucher italiani è improprio. Vero, è addirittura peggio!!!

CSU

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