San Marino. Non c’è pace per i correntisti Asset, ora allocati in Carisp, i quali si trovano ogni tanto a fronteggiare qualche sorpresa. Mai piacevole. Come i 15 euro addebitati sul conto, un balzello che ha provocato una pioggia di lamentele. A tutti loro era stata garantita la gratuità del passaggio, così come le spese di tenuta conto per i primi sei mesi. Tutto in realtà mantenuto, ragione per cui non si capacitano di questo addebito. Ne fanno una questione di principio, più che economica.
![](https://www.tribunapoliticaweb.sm/wp-content/uploads/2021/03/giochi-del-titano_negativo_page-0001-scaled.jpg)
Secondo quanto riferito dalla tivù di Stato, la domanda è stata girata alla stessa Carisp. Fonti interne hanno spiegato che non ci sono anomalie, non si tratta di un’invenzione di Cassa ma è il costo minimo applicato per l’adeguata verifica dei clienti nel rispetto delle norme antiriciclaggio. Insomma, si tratterebbe di normali procedure per l’attività della banca, “a beneficio non solo dell’istituto – spiegano – ma anche del cliente”. Operazioni complesse, onerose, che richiedono tempo, almeno un’ora per ciascun correntista. “Quella cifra – precisano da Carisp – era già nel tariffario dei costi, è un’attività extra che risponde alla normativa vigente”. Qualcuno sottolinea che, forse, si sta facendo molto rumore per nulla, o meglio, per soli 15 euro. Ma i correntisti di Asset hanno vissuto momenti di sconforto quando sono stati chiusi gli sportelli della loro ex banca e sono ancora segnati da quell’odissea, tanto che oggi c’è chi minaccia di voler cambiare istituto. Addirittura sembra che ci sia ancora qualcuno che non ha ricevuto i suoi soldi.
![](https://www.tribunapoliticaweb.sm/wp-content/uploads/2021/03/giochi-del-titano_negativo_page-0001-scaled.jpg)