OSLA indica al Pdcs gli interventi prioritari per il rilancio dell’economia sammarinese

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“In questa fase complessa, è importante avere la consapevolezza che San Marino sta vivendo una situazione di emergenza e, per superare la crisi e rilanciare il Paese, servono sacrifici ed equità, ma soprattutto la stabilità economico, finanziaria e politica necessaria per strutturare un progetto di rilancio credibile per il Paese. OSLA è cosciente di questo e ritiene che eventuali indebitamenti ed interventi fiscali debbano essere bilanciati da una significativa riduzione della spesa corrente e una decisa politica di rilancio e crescita dell’economia”.

Inizia così la lettera di presentazione del documento programmatico, firmato dal Presidente Monica Bollini, che OSLA – Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori – ha inviato al Partito Democratico Cristiano Sammarinese quale lista di maggioranza relativa alle elezioni di domenica 8 dicembre.

Il documento è stato redatto nelle scorse settimane dal Consiglio Direttivo dell’associazione e integrato con le indicazioni degli associati emerse nell’assemblea appositamente convocata il 4 dicembre. All’interno sono indicati gli interventi prioritari per il rilancio dell’economia sammarinese che secondo OSLA vanno messi in campo nel più breve tempo possibile.

Cinque le macro aree: Stabilizzazione del sistema bancario, Riduzione della spesa pubblica, Sviluppo economico e fiscalità, Infrastrutture, Investimenti, Turismo e Commercio, Riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali.

Per ognuna di queste vengono indicate azioni da compiere nei primi cento giorni di legislatura e altre nel primo anno. Tra le prime sono indicate ad esempio la riduzione dei costi per CARISP e BNS; la riapertura del confronto sulla revisione della spesa pubblica; la creazione di un’adeguata verifica centralizzata e certificata da AIF; l’avvio del progetto Piano di Valorizzazione del Commercio; ultimare l’analisi degli iscritti alle liste di collocamento. Nelle seconde ci sono la definizione del Memorandum d’Intesa con Banca d’Italia; la riforma delle pensioni; una Legge per l’attrazione e lo sviluppo degli investimenti; la definizione di un programma per migliorare l’accessibilità a San Marino; una nova normativa del lavoro e degli ammortizzatori sociali

Il primo punto da cui partire – aggiunge Monica Bollini nella missiva alla Dc – è il metodo del confronto; troppo spesso riforme ed interventi sono stati bloccati da veti provenienti dalle forze sindacali, mentre gli interventi sui vari settori economici sono stati enunciati, ma mai portati a termine. Il cambio del metodo deve portare ad una seria pianificazione a breve, medio e lungo termine, con obiettivi chiari ed una verifica periodica. 

Senza imprese non c’è lavoro e su questa base deve ripartire il confronto, con una maggiore considerazione delle istanze e delle potenzialità delle piccole e medie imprese e dei lavoratori autonomi che, ricordiamo, rappresentano più del 90% delle imprese sammarinesi ed avendo il coraggio di fare scelte, anche impopolari, ma necessarie e non più rimandabili, portando le logiche di controllo e di gestione del privato nella gestione pubblica”.

INTERVENTI PRIORITARI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA SAMMARINESE

 Stabilizzazione del sistema bancario

Per OSLA nessun progetto sul sistema bancario, NPL compresi, può prescindere da un’apertura gestita del mercato che porti alla creazione di partnership con gruppi bancari italiani, europei o internazionali. Eventuali risorse pubbliche o debito pubblico deve essere condizionato a questi accordi e a progetti industriali delle banche mirati alla riduzione dei costi, all’innovazione dei servizi e alla riapertura del credito.

Nei primi cento giorni

  • Completare l’AQR e aprire un tavolo di confronto dove condividere in maniera trasparente la situazione del comparto bancario, in particolare di CARISP e relativi piani industriali e aggiornamenti sul Memorandum d’Intesa con Banca d’Italia
  • Procedere con la riduzione dei costi per CARISP e BNS

Nel primo anno:

  • Definire il Memorandum d’Intesa con Banca d’Italia e creare le condizioni per la creazione di partnership con gruppi bancari italiani, europei o internazionali, partendo da CARISP.
  • Concludere il progetto NPL

Riduzione della spesa pubblica

Il rilancio del Paese deve partire dal reperimento di nuove risorse da destinare allo sviluppo economico del Paese. Per OSLA la priorità è l’ottimizzazione della PA e una decisa riduzione della spesa pubblica che serva per liberare risorse da destinare al rilancio del Paese. E’ quindi necessario rivedere il CCNL pubblico parificando l’orario di lavoro pubblico a quello privato (a parità di stipendio) e rivedere la legge organica per responsabilizzare i dirigenti, riorganizzare la PA su logiche privatistiche (flessibilità di orari, mansioni, spostamento tra uffici/aziende) e prevedere il part time. Una volta definita la riorganizzazione, prevedere la possibilità di accordi di solidarietà in casi di esubero di personale e procedere ad un piano di formazione e riqualificazione del personale.

Nei primi cento giorni

  • Riaprire il confronto sulla revisione della spesa pubblica comprensivo di: rinnovo del contratto di lavoro pubblico, riforma della legge organica, privatizzazioni, revisione spesa sociosanitaria e interventi sociali coinvolgendo anche le associazioni datoriali.
  • Riaprire il confronto sulla riforma delle pensioni

Nel primo anno:

  • Definire il nuovo Contratto Pubblico e la nuova legge organica
  • Definire il piano di riorganizzazione della PA e di formazione/riqualificazione del personale
  • Definire un programma di privatizzazioni di servizi pubblici non strategici o non più sostenibili dall’apparato pubblico.
  • Definire il piano di revisione della spesa sociosanitaria e redistribuzione degli interventi sociali sulla base dell’ICEE
  • Ultimare la riforma delle pensioni

Sviluppo economico e fiscalità

Per dare un senso ai sacrifici, serve un progetto di politica economica espansiva. Le risorse pubbliche devono servire per finanziare gli investimenti o le misure per rilanciare l’economia del Paese e quindi allargare la base imponibile. Per OSLA serve una chiara strategia per lo sviluppo economico del Paese e ridefinire il sistema di incentivi basandoli su linee di sviluppo definite e più a misura della PMI e dei lavoratori autonomi. Per essere attrattivi serve una reale semplificazione del rapporto impresa/amministrazione e una fiscalità leggera e amica delle imprese. L’eventuale introduzione del sistema IVA deve essere prima ben valutata sulla base di dati e proiezioni economiche sulle varie categorie economiche.

Nei primi cento giorni

  • Avviare il confronto per la revisione del sistema attuale di incentivi e la definizione di una Legge per l’attrazione e lo sviluppo degli investimenti, per l’attrazione di residenze facoltose e per incentivare la riqualificazione immobiliare
  • Attivare la fatturazione elettronica nei rapporti con l’Italia (facoltativa peri primi 12 mesi)
  • Creazione di un’adeguata verifica centralizzata e certificata da AIF

Nel primo anno:

  • Aggiornamento periodico sull’andamento dell’accordo di Associazione con l’UE e sugli aspetti e condizioni del trattato.
  • Definire la Legge per l’attrazione e lo sviluppo degli investimenti, per l’attrazione di residenze facoltose e per incentivare la riqualificazione immobiliare
  • Avviare i confronti per un accordo con l’Italia per la gestione della delocalizzazione delle imprese italiane
  • Piano per il rilancio del settore agricolo che incentivi il miglioramento delle tecniche agricole e la formazione degli operatori agricoli.
  • Pianificare la riorganizzazione strutturale del rapporto PA/Impresa introducendo l’accesso digitale a tutti i documenti aziendali e personali e la totale dematerializzazione dei rapporti con l’amministrazione
  • Riforma IGR che preveda un regime semplificato per PMI e autonomi e la definizione temporale di imposte agevolate in favore di aziende virtuose
  • Studio di fattibilità e proiezioni sull’eventuale introduzione dell’IVA

Infrastrutture, Investimenti, Turismo e Commercio

Infrastrutture, Turismo e Commercio sono asset vitali per San Marino, deve essere previsto un progetto e destinate risorse adeguate per una serie di interventi mirati al miglioramento dell’accessibilità a San Marino e per il rilancio di questi due settori strategici.

Nei primi cento giorni

  • Riaprire i rapporti con Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini e ANAS sul tema rotonde e trasporto Rimini – San Marino
  • Apertura di un confronto per migliorare la presenza sammarinese nell’Aeroporto Rimini-San Marino
  • Avvio del progetto Piano di Valorizzazione del Commercio e del confronto sul rilancio dei consumi e della SMAC

Nel primo anno:

  • Definizione e programmazione temporale della creazione delle rotonde nel tratto Rimini – San Marino e della realizzazione di un servizio di trasporto adeguato collegandosi al progetto del metrò di costa della riviera di Rimini
  • Progettare e definire il budget per l’ampliamento ed il potenziamento dell’Aeroporto di Torraccia, in collegamento con aeroporto di Rimini/San Marino.
  • Definizione degli interventi per il rilancio dei consumi e della SMAC commerciale
  • Definizione del Piano di Valorizzazione che contempli un sistema di incentivi per la riqualificazione delle attività commerciali e turistiche e la creazione di una struttura che gestisca, organizzi e coordini a livello manageriale i Centri Storici e le attività di promozione, marketing territoriale, eventi, servizi collaterali, ecc…
  • Definizione dei progetti/opere e/o delle aree pubbliche per la creazione di attrattori turistici in seno agli organismi preposti per legge (Consulta del Turismo) 

Riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali

Il mercato del lavoro oggi non è competitivo ed in linea con le necessità delle aziende, per OSLA vanno ridefinite le norme del mercato del lavoro per renderlo più libero e flessibile sia in entrata che in uscita e data più libertà al lavoro dei soci/amministratori e collaboratori. Il sistema di collocamento e degli ammortizzatori sociali non deve essere assistenziale, ma va incentivata e premiata la ricerca proattiva del lavoro. Va privatizzato e liberalizzato il sistema di intermediazione e certificazione professionale.

 

Nei primi cento giorni

  • Ultimare l’analisi degli iscritti alle liste di collocamento, certificandone competenze e disponibilità e definizione dei fabbisogni formativi e di riqualificazione dei disoccupati
  • Avvio del confronto sulla riforma del lavoro, degli ammortizzatori sociali e del collocamento

Nel primo anno:

  • Nuova legge sul lavoro
  • Nuova legge sugli ammortizzatori sociali
  • Nuova legge sul collocamento e sulla certificazione professionale
  • Avvio dei bandi per la formazione e riqualificazione del personale

cs OSLA

 

 

 

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