Direzione PDCS, a tutto gas verso i referendum

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San Marino. La Direzione del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, riunitasi nella giornata di sabato 11 novembre u.s., ha visto la partecipazione ampia ed attenta dei suoi membri che hanno affrontato in un clima franco e diretto i vari temi all’ordine del giorno.

Innanzitutto la Direzione ha esaminato e valutato l’azione politica del PDCS dal Congresso del Partito (marzo 2017) fino ad oggi, esprimendo un giudizio positivo sul lavoro fatto in questi mesi  per tradurre in concreto i propositi espressi nella mozione conclusiva, per rafforzare l’organizzazione interna del partito e l’efficienza dei processi decisionali interni, consolidare il metodo di lavoro, migliorare ulteriormente la comunicazione con l’ausilio dei più moderni strumenti tecnologici, al fine di  potenziare l’azione politica del Partito. In tale contesto si è ribadita l’importanza della condivisione delle strategie e delle decisioni, quale espressione di quell’unità da tutti riconosciuta come base per una forte azione del Partito, capace di proporre con chiarezza alla cittadinanza il proprio progetto politico per il Paese.

Per favorire la formulazione di questo progetto la Direzione ha stabilito di intensificare l’azione dei Gruppi di Lavoro del Partito, promuovendone il coordinamento e una maggior apertura a tutta la cittadinanza, con un forte coinvolgimento di tutti i corpi sociali intermedi e di ogni componente datoriale e sindacale del Paese, così da dar vita ad un “laboratorio di idee” che offra lo stimolo ad una partecipazione democratica consapevole e responsabile.

Inoltre, è stata evidenziata l’azione efficace svolta dal gruppo consiliare in questi mesi che, dall’inizio legislatura, ha condotto i lavori consiliari con impegno, presentando progetti concreti come nel caso della Legge Sviluppo, e denunciando le azioni scellerate, attuate in un anno dal governo attuale e dalla maggioranza, sui temi sistemici legati all’economia ed al sistema bancario e finanziario (vedi le modalità di intervento in Asset, Carisp e Banca Centrale), evidenziando le distorsioni e le forzatore, come è accaduto con la presentazione dell’esposto sulle succitate problematiche.  La Direzione ha anche messo in luce, anticipando l’imminente discussione del programma economico e del bilancio, come sia già evidente l’alto prezzo che dovranno pagare tutti i sammarinesi e le future generazioni in particolare, in conseguenza dei gravissimi errori commessi da questo Governo, nonostante i richiami che il nostro Partito ha ripetutamente fatto in questi mesi a riconsiderare determinate impostazioni, impresse senza trasparenza e senza una visione realistica e prospettica del Paese.

È proprio in considerazione di tale contesto che la Direzione ha precisato come la proposta di un governo di unità nazionale non sia interpretabile come un allargamento di questa maggioranza e un sostegno pertanto alla sua azione ma possa restare un’ipotesi di discussione solo di fronte al riconoscimento della non sostenibilità dei percorsi intrapresi e delle responsabilità connesse e che, comunque non possa nascere se non da una valutazione unanime di tutte le forze politiche sulle modalità e sui contenuti delle cose da fare fissando obbiettivi perseguibili nell’interesse del Paese.

Nello stesso tempo, pertanto, non vedendo nella maggioranza alcuna disponibilità ad un confronto reale e ad una correzione di rotta, la Direzione ha individuato nella proposizione di alcune iniziative referendarie un passaggio inevitabile per ristabilire un contesto democratico e maggiormente rappresentativo della volontà e delle esigenze di tutta la cittadinanza.

PDCS

 

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