Lanfranco Ferroni: in tribunale non ci sono buoni e cattivi

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IL MAGISTRATO DIRIGENTE,

al fine di impedire e prevenire la formazione nell’opinione pubblica di convincimenti basati su ricostruzioni o versioni unilaterali, parziali, incomplete ed erronee con riferimento alle questioni della Giustizia, dacché, peraltro, di recente, sempre più frequentemente è dato riscontrare dichiarazioni negli organi di stampa, con le quali si ipotizzano presunte interferenze sul lavoro dei Magistrati e si sottolinea la necessità, dopo aver arbitrariamente diviso i Magistrati in buoni e cattivi, di manifestare solidarietà soltanto nei confronti di quelli che opererebbero per la trasparenza,

rassegna il seguente  COMUNICATO STAMPA

Premesso

– che il Tribunale è impegnato come sempre nell’espletamento delle proprie attività, tra cui quella di indagine inquirente, che sta procedendo come ogni altra, senza alcuna interferenza e senza alcuna battuta d’arresto, nel rispetto dei principi di autonomia, indipendenza e imparzialità, propri della Magistratura;

osservato

– che le manifestazioni di sostegno che si auspicano soltanto nei confronti di quei Giudici che opererebbero per la trasparenza, risultano basate su un presupposto erroneo (e, cioè, che vi sarebbero Magistrati trasparenti e Magistrati non trasparenti) e, parrebbero, comunque, quanto meno protese a creare divisioni all’interno della Magistratura Sammarinese;

SIGNIFICA CON FORZA

– che non v’è nulla di più mendace ed infondato, dacché tutti – e dico indistintamente tutti – i Magistrati che ho il piacere e l’onore di dirigere e coordinare sono parimenti onesti e trasparenti, sì che non v’è ragione alcuna di ipotizzare l’esistenza di fazioni e/o divisioni all’interno del Tribunale; ciascuno di essi, infatti, quando si è trovato

ad affrontare problematiche, questioni e situazioni caratterizzate da complessità e delicatezza, alla stessa stregua di quanto ora sta avvenendo, ha saputo manifestare grande equilibrio e ponderazione (sarebbe sufficiente richiamare e rievocare le complessità e le conflittuali vicende che hanno caratterizzato il processo c.d. “Mazzini”).

AUSPICA, ALLORA,

sussistendone tutti i presupposti formali e sostanziali, che sostegno e solidarietà siano manifestati all’intero corpo della Magistratura Sammarinese, unitariamente intesa, senza operare improbabili distinguo ed ipotizzare divisioni assolutamente inesistenti.

Segnala

– che tutto sta procedendo secondo le originarie assegnazioni (quelle disposte in attuazione dei criteri di ripartizione dei carichi di lavoro disposti dall’ex Magistrato Dirigente, quelli – per intenderci – che si è ripetutamente paventato, nel recente passato, che sarebbero stati modificati al fine di bloccare le indagini già avviate, una volta rimosso il precedente Magistrato Dirigente) e tutti i Magistrati sono, com’è dovuto ed addirittura ovvio, nella condizione di poter operare in maniera indisturbata e proficua.

Comunica, infine,

– che, proprio al fine di consentire di portare a compimento indagini sensibili e delicate, è stato deciso, nell’ambito di una riunione con tutti i Magistrati, che il titolare dei corrispondenti fascicoli si dedichi prioritariamente alla loro trattazione, senza preoccuparsi nell’immediato di completare le altre numerose indagini di minor rilievo ed impatto sociale che giacciono da tempo inevase; allo stesso fine, si è disposta anche l’assegnazione, al medesimo Giudice, di un Uditore Commissariale, in via esclusiva ed a tempo pieno, a differenza di quanto avveniva con la precedente Uditrice, che, assegnata in via assolutamente prevalente ad altro Magistrato, lo coadiuvava soltanto in minima parte. Ne risulta, pertanto, un sicuro, indiscutibile potenziamento dell’Ufficio dell’Inquirente.

Il MAGISTRATO DIRIGENTE

Prof. Lanfranco FERRONI

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