In Consiglio il dossieraggio anonimo sul Governo

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San Marino. Nella prima giornata di Consiglio, al comma comunicazioni, torna lo scontro su banche, territorio e si aggiungono misteri sul dossieraggio anonimo. È l’opposizione a tenere banco, nel vero senso della parola. La maggioranza non parla quasi mai. I Segretari di Stato presenti, tacciono.
Stefano Canti punta il dito contro i nuovi articoli al Testo Unico e lancia l’allarme: “Stanno paralizzando le richieste di conformità edilizia. 50 sono ferme. C’è il blocco totale degli atti di compravendita”. Nel mirino anche la sanatoria. Chiede con un Ordine del Giorno una nuova proroga.
Ma è su banche, debito pubblico e crediti Delta che si concentra l’opposizione. Roberto Ciavatta affronta invece il tema del dossieraggio denunciato dal Governo in conferenza stampa. Esordisce ribadendo il clima intimidatorio. “Anche noi lo subiamo”. Parla di accanimenti, ritorsioni. “Qui ci sono numerosi consiglieri che hanno trovato lavoro. Noi lo rischiamo ogni giorno. Una paura – dice – che coinvolge il paese, costretto al silenzio. Dovremo rifare lo Stato. Un piano di pacificazione sociale”. Da qui l’appello ai cittadini “perché pretendano la verità, non mezze bugie divulgate a mezzo stampa”. Poi parla dell’annuncio del governo di aver ricevuto dossier anonimo. “Anche il nostro movimento ha ricevuto una busta simile con fotocopie di comunicazioni”. Non sa se si tratta dello stesso materiale ricevuto dal Governo ma i suoi contenuti – dice – inquietano. Spiega che il movimento si è recato immediatamente da un avvocato al quale ha consegnato il tutto per capire come gestire la situazione. “Abbiamo cercato di risalire a potenziali date per ricollocare i messaggini e capire se il contenuto era inventato o verosimile”. Non compare il nome del mittente: “Un personaggio che intrattiene comunicazioni con Segretari di Stato usando spesso toni perentori. Il governo – aggiunge – avrebbe dovuto evitare di dare in pasto alla stampa questa notizia. Con quali aspettative è ricorso alla stampa piuttosto che vie più consone? Noi siamo ricorsi a vie legali e politiche, per evitare di inquinare le prove. Una cosa è certa: il mittente aveva il telefono riconoscibile. Siamo certi che noti personaggi sammarinesi abbiano cambiato numero nei giorni scorsi”.
Pedini Amati torna poi all’attacco di Marino Grandoni, sul prestito obbligazionario di 13 milioni e mezzo di Cassa verso la Leiton. “Sono venuto in possesso di un documento di Carisp, ufficiale, dove c’è scritto che è scaduto il 30 giugno 2018 e non che scadrà nel 2021. È giusto – chiede – che il debitore di una banca dello Stato per la quale ci chiedono sacrifici non paghi il suo debito alla scadenza?”. Va oltre, allinea la somma del presunto debito all’importo della patrimoniale e afferma: “È come se i sammarinesi pagassero al posto della Leiton.”
Alessandro Cardelli si concentra invece sulla cessione dei Crediti Delta, che faranno incassate 177 milioni in meno – dice – rispetto alle previsioni. Anche Iro Belluzzi chiede ulteriori valutazioni e un confronto approfondito. Torna quindi l’appello ad un dialogo vero, costruttivo, ad un cambio di metodo. “Vogliamo fare – chiede Mussoni – come la Grecia che la notte prima della firma con il Fondo Monetario ha fatto le riforme?” Condivide Dalibor Riccardi, ancora convinto che l’unità nazionale avrebbe rappresentato un nuovo inizio. “E’ prevalsa da una parte la volontà di essere unici al timone – dice – e dall’altra di ribaltare la nave il prima possibile”.
Per Roger Zavoli sentire attaccare il Governo da chi ha militato tra le fila di partiti per anni al potere è grottesco e paradossale, ma anche lui chiede di fare sistema “piuttosto che remare contro, creando sfiducia e lanciando allarmismi”. Secondo il suo collega di partito, Pierluigi Zanotti, occorre diventare uno stato in cui i cittadini hanno doveri verso la collettività. Poi, contro chi “vaga nelle nebbie del complottismo più spinto, la missione è il cambiamento narrativo del paese. Un impegno culturale più che politico, senza nostalgia di tempi opachi e truffaldini”. Infine Tony Margiotta solleva il velo sulle criticità della gestione rifiuti. “Stiamo vivendo in alcune aree di territorio una situazione non più accettabile”. Chiede di velocizzare il porta a porta. “Se servono centri di stoccaggio è importante attivarsi immediatamente”.

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