PSD: 8 marzo, una giornata di impegno civile

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San Marino. La ricorrenza dell’8 marzo, dichiarata Giornata Internazionale della donna dalle Nazioni Unite, deve costituire, come suggerito dalla dichiarazione dell’Internazionale Socialista, un momento di riflessione sulle battaglie che coraggiosamente le donne hanno sostenuto in passato per l’uguaglianza di genere e offrire l’occasione per un’assunzione di impegno a sostegno della rivendicazione della parità dei diritti.

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici, che dell’Internazionale Socialista è membro, non si sottrae innanzitutto al ricordo di tutte le donne che si sono battute per il raggiungimento della parità giuridica e per far sì che il nostro paese divenisse un paese migliore. Ovunque, e anche da noi, è stato incalcolabile infatti, parafrasando la dichiarazione, il contributo che le donne hanno dato alle loro famiglie e alla loro comunità sul piano economico e sociale. Ciononostante esistono a livello globale e regionale squilibri di potere che sono alla base delle discriminazioni e dello sfruttamento e che l’Organizzazione delle Nazioni Unite si propone di superare fissando negli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, il raggiungimento della piena parità dei sessi entro il 2030. Come sostiene il Segretario Gutierrez, un mondo dove non esiste disuguaglianza è un mondo migliore per tutti.

In adesione alle dichiarazioni degli organismi internazionali, il Partito dei Socialisti e dei Democratici si impegna a far sì che anche nel nostro paese le opportunità di crescita, di sviluppo, di potere siano identiche per tutti i suoi cittadini, senza distinzione di genere: in un futuro che si presenta dominato dalla tecnologia, sarà certamente determinante aiutare le donne a realizzare il loro potenziale personale; ma sarà altresì fondamentale conservare e potenziare il sistema di protezione sociale, che possa contribuire a sostenere la partecipazione attiva dei cittadini di entrambi i sessi alla vita sociale economica e politica.

La battaglia da vincere è innanzitutto culturale e non è affatto scontato che il miglioramento della condizione della donna sia un processo con il pilota automatico, irreversibile: molte delle pulsioni populiste e nostalgiche di un passato sicuro e glorioso, hanno come sottofondo più o meno consapevole che i ruoli maschio-femmina siano predeterminati e che la confusione della società attuale sia da ascrivere anche all’avanzamento della lotta per la parità tra i sessi: costoro, i sovranisti, sostengono che la cultura sia una quella tradizionale, quella propria, quella che esclude o non tollera le diversità. Una delle diversità rispetto al tempo che fu e che vogliono combattere è quella della uguaglianza per cui le donne hanno lottato negli ultimi decenni.

Per il PSD la difesa dei diritti ha a che fare con la dignità degli esseri umani in quanto tali e la condizione dell’essere umano donna non può derogare dal suddetto principio, ora a maggior ragione, in un momento in cui guardare al passato pare la soluzione ai problemi presenti.

PSD

 

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