Giustizia, non c’è accordo sull’odg conclusivo

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San Marino. Il dibattito sulla giustizia si conclude con un ordine del giorno che non trova l’accordo tra i due schieramenti dell’aula. La maggioranza si è resa disponibile nel trovare un accordo che portasse ad una proposta condivisa e per lungo tempo ci ha lavorato, riscontrando serie disponibilità anche in alcune forze dell’opposizione. Il dibattito sulla giustizia va avanti fino all’una di mattina. I toni, dopo due anni di feroci battaglie, rientrano nei perimetri di una civile dialettica, ma non si colmano le distanze. I tentativi di trovare una mediazione sull’ordine del giorno della maggioranza s’infrangono contro un muro. Si rimpallano le responsabilità. Per Adesso.sm ad erigerlo è stata la DC; per l’opposizione la colpa è di Repubblica Futura. Resta l’amarezza per l’occasione persa.

“Purtroppo  l’accordo – commenta il capogruppo SSD Morganti – non si è trovato perché c’è stato chi invece si è rifiutato di accogliere il principio per cui il Consiglio, approvando le relazioni dei due Magistrati Dirigenti presentate negli anni 2015, 2016 e 2017, approvava anche le soluzioni alle criticità riscontrate. Peccato, poteva essere l’occasione che avrebbe dimostrato come la politica avesse finalmente imboccato una strada comune nella gestione dell’importante istituzione che amministra la Giustizia. Sarebbe stato un messaggio importante per gli operatori del settore affinché anche in quel contesto si considerasse la possibilità di ritrovare un’unità di intenti.” Di seguito, il testo dell’odg firmato dai gruppi di maggioranza

IL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

Al termine del dibattito in merito alle relazioni sullo Stato della Giustizia presentate dai Dirigenti del Tribunale che si sono susseguiti e relative agli anni 2015, 2016 e 2017,

prende atto

delle analisi sviluppate nelle relazioni medesime e delle proposte di intervento per risolvere le questioni aperte che necessitano di soluzioni immediate;

condivide

 le conclusioni in esse contenute, con particolare riferimento al tema dell’arretrato presente nelle sezioni civile, penale e amministrativa ed in tutti i gradi di giudizio, tenendo in considerazione che le rappresentazioni quantitative devono essere ponderate sulla base della qualità e del livello di approfondimento delle singole pratiche, ritenendo prioritario risolvere queste problematiche nei tempi più rapidi.

esprime

la massima considerazione per l’opera prestata dal compianto Prof. Lanfranco Ferroni, che ha svolto il proprio mandato di Magistrato Dirigente attraverso un’azione equilibrata e propositiva, in grado di identificare le criticità da tempo segnalate e indicando soluzioni che il Consiglio Grande e Generale ampiamente condivide.

Il Consiglio Grande e Generale

al fine di garantire pienamente il diritto dei cittadini a ricevere giustizia, garantendo anche per il futuro un’assegnazione equilibrata dei carichi di lavoro, nel rispetto del principio del giudice naturale, considerando necessario un efficentamento delle procedure e una maggiore trasparenza nella comunicazione delle sentenze che nell’ordinamento sammarinese esercitano ruolo rilevante:

ritiene

  • imprescindibile porre in essere ogni soluzione idonea a far sì che l’attività giurisdizionale venga definita entro i termini di Legge;
  • urgente intervenire per riformare il codice di procedura penale, mediante il confronto costante con tutti i soggetti interessati;
  • non più rinviabile procedere ad una maggiore fruibilità della giurisprudenza sammarinese e degli atti in genere attraverso l’ammodernamento delle procedure e dei processi di informatizzazione.

Il Consiglio Grande e Generale

auspica che il confronto in corso sui temi della Giustizia possa abbandonare i toni dello scontro e assumere quelli della concretezza nella risoluzione dei problemi.

 

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