E’ in corso il Consiglio Grande Generale, banca Cis: Sì unanime della Commissione Finanze a risoluzione ed azioni di responsabilità

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Si chiude il cerchio intorno al Cis, all’indomani di nuovi incontri serrati e una Commissione Finanze d’urgenza. Ieri sera, mentre i dipendenti della banca manifestavano sul Pianello in difesa del loro posto di lavoro, dentro Palazzo la politica – al netto di qualche mal di pancia – trovava l’unanimità sul programma di risoluzione predisposto da Banca Centrale. Quella che fino a qualche giorno fa era solo un’ipotesi si concretizzerà, in Consiglio, in progetto di legge.

L’Aula sarà chiamata ad istituire un veicolo pubblico nel quale conferire Fondi pensione – conpiano pluriennale di rientro e rendita – bilanciati da altrettanti npl. Nel caso in cui la società di gestione ne dovesse recuperare solo una parte, lo Stato coprirà la differenza. Si prevede – lo ricordiamo – lo spacchettamento dei crediti del Cis a tre banche che gestiranno anche il Fondo Odisseo. Nella Commissione Finanze segreta con voto palese si conferma inoltre l’unità d’intenti nell’impegnare Banca Centrale ad approvare e avviare quanto prima, all’iter previsto dalla legge, le azioni di responsabilità nei confronti degli organi sociali di Banca Cis e l’Eccellentissima Camera a costituirsi parte civile su mandato della Commissione.

Alle 14 si aprirà il Consiglio e l’Ufficio di Presidenza, all’unanimità, ha deciso come trattare l’unico comma iscritto all’ordine del giorno. In apertura si procederà subito con la votazione palese per la procedura d’urgenza alla quale seguirà il dibattito con tempi contingentati. Minuti contati anche per l’esame dell’articolato e le dichiarazioni di voto. Fronte correntisti, come è noto, il 21 a mezzanotte terminerà la proroga della sospensione dei pagamenti. I conti entro i 100.000 euro verranno sbloccati dopo i necessari adempimenti tecnici legati alla loro trasmigrazione nelle tre banche sammarinesi. Si prevede un massimo di 20 giorni. Per accelerare i passaggi pare sia stato previsto l’inserimento di una norma nel pdl per alleggerire le procedure previste dall’Aif. Rimane invece da capire la sorte dei circa 80 dipendenti del Cis. Una quindicina dovrebbero essere riassunti dalle tre banche coinvolte, altrettanti impiegati nel veicolo pubblico. Per tutti gli altri si dovranno aprire dei tavoli di confronto urgenti con le parti politiche ed economiche – ha scritto recentemente il sindacato – per consentire la loro ricollocazione.

Fonte San Marino RTV

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