Ercolani: “Da Civico 10 giustizialismo popolare e ignoranza”

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Replico volentieri alle affermazioni del consigliere Ciacci.

1) È destituita di ogni fondamento la relazione del commissario relativa ai finanziamenti ai soci finalizzati all’acquisto di azioni Asset, e se nel caso dell’ unico rapporto, è stato fatto nel rispetto delle  normative a suo tempo in vigore. Come ho avuto modo di dire più volte non è vietato prestare ai soci  IN  presenza di garanzie. Il Consigliere Ciacci non sa che prestando denaro agli azionisti si deve dedurre dal patrimonio della banca l’importo finanziato e questo  in Asset è stato puntualmente fatto. Non sa che la relazione del commissario (indagato?) è stata puntualmente ripresa e confutata dai soci e amministratori.

I SOCI DI ASSET ERANO 82 DI CUI POCHISSIMI AFFIDATI PER ESIGENZE AZIENDALI E NON PERSONALI  (Ciacci parla di alcuni) ED OGNI DUE ANNI HANNO SEMPRE FATTO AUMENTI DI CAPITALE.  Per non convocarli le Istituzioni hanno avuto paura che i soci si tenessero legittimamente stretta la Banca. Legga le carte Consigliere.

2) Banca Centrale non può smentire se stessa, troppi sono i danni. Lei lo dovrebbe sapere. Soprattutto in presenza di appoggio governativo anche di Civico10, assumendosi il “merito” di aver preteso le azioni di responsabilità. Sa cosa vuol dire chiudere una Banca e parlarne con questa leggerezza? C’è stato qualcosa che non è andato nel commissariamento? Ce la caviamo cosi? Oltre cento fornitori che non lavorano più per Asset e per il Paese, dipendenti senza certezza del futuro, correntisti con soldi bloccati, obbligazionisti subordinati senza rimborso, soci depauperati dei loro capitali, ecc. Non c’era la legge sulle risoluzioni? Cerano altre decine di soluzioni caro Ciacci.

3) il sistematico giustizialismo “popolare” di Civico10 emerge con forza quando parla della mia condanna in  primo grado (e non definitiva ) a Forlì quasi esclusivamente per un’operazione di versamento di 203.000 euro da parte di un serio imprenditore di Forlì e NON COSTITUISCE ATTIVITÀ DI RICICLAGGIO. Lei Ciacci ha letto  la sentenza di Forlì? Se l’avesse letta capirebbe l’attacco a San Marino perpetrato a suo tempo dall’Italia. L’ho subita come Presidente di una banca sammarinese e non per reati personali. Un versamento di un italiano titolare  di un’impresa tutt’ora in attività, di 203.000. Otto anni 10 mesi e non era reato a San Marino e in Italia. Non abbia fretta Consigliere, come ebbi modo di dire, se sono colpevole io lo sono tutti quelli che hanno operato a suo tempo, compresa la Banca di Stato (Cassa di Risparmio) con il processo in corso a Forlì. Ma non si preoccupi me la caverò da solo. E non si dia pena troppo di Ercolani che replica dopo 4 o 5 attacchi di Civico 10 non ultimo quello di Boschi in data 23 luglio.  Vi ascolto in Consiglio Grande Generale e mi creda la cittadinanza, anche chi  l’ha votata, è molto preoccupata dell’azione di questo Governo. Mancano i soldi. Il mio mestiere di banchiere mi aveva portato alla soluzione del problema cercando di aprire filiali all’estero di Asset ma nel frattempo qualcuno ci ha fatto chiudere. Forse eravamo troppo avanti. Buon lavoro Consigliere.

4) Il consigliere Boschi invece ha sostenuto nel suo intervento in Consiglio Grande e Generale che in Asset c’erano i “poteri forti”. Di quali poteri forti si riferisce? Lo dimostri Sig. Boschi. Cosa è un potere forte? Basta con questi slogan. È il vostro modo di fare politica. Colpire senza approfondire. Mi suggeriscono di non dare peso a certe affermazioni generaliste per non scendere ad un livello così basso. Ma non lo accetto ugualmente da una potenziale forza di governo. Cosa sa di Asset? Vi ho invitato mille volte a parlarne in  pubblico. Non si nasconda dietro i microfoni. Venga da libero cittadino a fare accuse inesistenti. Quindi Asset è stata chiusa per la presenza di poteri forti? E se non ci fossero stati i poteri forti?

Stefano Ercolani

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