Ali e radici tra arte ed economia: l’eredità culturale del nostro tempo: grande successo per il convegno in ricordo di Alberto Rino Chezzi

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Grande partecipazione per “Ali e radici tra arte ed economia: l’eredità culturale del nostro tempo”, convegno organizzato dalla Cooperativa Tre Arrows, che si è svolto il 10 novembre scorso presso la Sala Rubino Giochi del Titano. E’ stato un momento di confronto tra intellettuali ed economisti volto ad indagare la relazione tra arte ed economia, come già avvenuto nel convegno di Verona del 2014, riprendendo un tema molto caro al fondatore Alberto Rino Chezzi. Una occasione per ripercorrere e valorizzare l’eredità culturale e la produzione artistica del visionario Commerciartista sammarinese. L’iniziativa, resa possibile grazie all’ospitalità offerta da Giochi del Titano, è stata coronata da un vernissage di opere del Concorso “Illuminati dall’Arte”.

Questo evento – ha spiegato Francesco Chiari, presidente della Cooperativa Tre Arrows nel corso della conferenza stampa di presentazione – aveva come obiettivo quello di stimolare il dibattito tra le diverse voci del nostro Paese approfondendo il rapporto tra il mondo dell’arte e il mondo dell’economia. Un binomio estremamente caro al compianto Alberto Rino Chezzi, che si riflette nelle opere da lui realizzate nel corso della sua carriera e nell’importante eredità culturale e spirituale che ci ha lasciato in dote e che oggi continua ad essere elemento di aggregazione e fonte di ispirazione. Le Ali simboleggiano il desiderio di ‘volare alto’ e di giungere, attraverso l’arte, alla definizione di nuovi modelli di sviluppo sostenibili che possano diventare un motore anche per la realtà sammarinese. Perché se l’economia serve a rafforzare l’arte, questa serve agli uomini per rendere l’economia vero strumento del progresso culturale e sociale”.

 

Gianneugenio Bortolazzi, commercialista ed artista, nel corso del suo intervento, si è soffermato sulla compenetrazione tra “arte, capace di creare un valore tangibile, ovvero monetario, e un valore intangibile, legato al senso di benessere della vita” e “le scienze economiche”, che possono offrire “supporto al mondo dell’arte e ai suoi operatori aiutandoli a compiere le scelte migliori all’interno del mercato”. 

Luca Bezzetto, curatore della produzione artistica di Alberto Chezzi in Arte Ciaccaezetazetai, ha invece ricordato l’amico Alberto Rino Chezzi, “persona che ha incarnato la figura del post rinascimentale, un umanista che ha saputo spaziare attraverso varie discipline lavorando sempre a livelli estremamente eccelsi. Il tutto con un’attenzione profonda e una grande sensibilità rivolte al passato e poi trasfigurate nella produzione presente”. 

Comunità come laboratorio culturale” è stato il titolo dell’intervento di Riccardo Varini, Direttore del Corso di Design dell’Università della Repubblica di San Marino e Commissario del Padiglione San Marino c/o Biennale di Venezia. “Abbiamo ragionato su come la comunità sammarinese, con il suo microcontesto, possa mettersi in gioco, trasformando la cultura in un motore di innovazione in maniera sinergica anche con altri contesti e altre discipline”. 

Alessandro Bianchini ha parlato del lavoro che “attraverso la società Fr Istituto d’arte contemporanea abbiamo svolto per l’organizzazione del padiglione di San Marino alla Biennale di Venezia. L’anno scorso siamo riusciti a vincere una sfida importante, quella di portare la Biennale a San Marino, mettendo arte, cultura e bellezza a disposizione dei sammarinesi. Una possibilità che ci auguriamo possa ripetersi anche nel 2024”.

Alla funzione dello Stato, “impegnano non solo nella salvaguardia e conservazione del patrimonio artistico e culturale, ma anche alla sua valorizzazione e allo sviluppo in chiave contemporanea” è stato dedicato l’intervento di Rita Canarezza (Istituti Culturali – Galleria Nazionale San Marino).

Agnese Conti, Art Curator della mostra “SMR YOUNG CARTOONISTS & CO”, ha invece ricordato il suo incontro “con Alberto avvenuto nel 2019 a Palazzo Graziani: un incontro importante, che mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco e di poter valorizzare il mio talento”. 

In un panorama commerciale etico complesso networking e l’accoglienza dell’altro per chi deve ideare gli spazi conta di più dei finanziamenti e di tutte le prospettive in campo economico” ha detto Simone Papalini, Art Curator e Gallerista.