Rf: “Lavori al Cinema Turismo, ma manca la concessione edilizia”

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In attesa di sapere quando andremo a votare, 26 maggio, 9 giugno, 16 giugno, il Segretario di Stato con delega alle rotatorie e la sua fida assistente con delega all’AASPL aprono la campagna elettorale.
Si da avvio allo show con un bel servizio della tv di stato sul cinema turismo. Partono i lavori.
Set curatissimo, con operai in bella mostra e Canti & Barulli in grande spolvero.
5 milioni e 24 mesi e avremo l’auditorium. Tutti contenti, così Pedini Amati si potrà sbizzarrire con i gruppi rock spagnoli e vecchie glorie canore, Canti avrà nella prossima legislatura qualcosa da inaugurare, Barulli sposta l’attenzione dai birilli delle rotatorie, dagli autovelox al cinema Turismo.
Tutto bello se non fosse che nonostante gli annunci manchi una concessione edilizia, un computo metrico e che l’aggiudicazione della gara (che deve ancora partire) avverrà nella prossima legislatura.
Esiste in questo momento solo una pratica edilizia per la semplice manutenzione, il minimo sindacale per mettere su un cartello farlocco, fare lavori per poche migliaia di euro e un piccolo film preelettorale.
Repubblica Futura chiede serietà, si stanno spendendo soldi pubblici senza un progetto complessivo sull’area.
A poche decine di metri il governo ha ripreso in affitto un edificio con una sinistra coincidenza con il 2016. Decine di migliaia di euro di soldi pubblici spesi per sale da adibire a conferenze, incontri.
Buttato nel bidone il PRG dell’architetto Boeri e in attesa di spendere qualche milione di euro per avere un progetto di Sir Norman Foster, la pianificazione urbanistica del Paese è affidata all’istinto del Segretario di Stato con delega alle rotatorie e alle idee della sua assistente.
In base alla gamba con la quale scende dal letto la mattina parte il progetto. Gamba sinistra: cinema Turismo, cartellone, progetto, cinema, servizio e foto e si parte. Pazienza se non c’è un progetto di gestione e se lo stato continua a accumulare sale pubbliche scalcinate senza alcuna logica economica di gestione, probabilmente Canti non fa parte del governo che ha appena restituito oltre 70 milioni di euro di debito estero.
Milioni promessi come se piovesse ma i soldi veri e i progetti dove sono?
Se poi aggiungiamo le ruspe di Torraccia il gioco è fatto.
Canti e la sua assistente ormai giocano con le ruspe e gli operai sulla strada con l’abilità dei maestri del Monopoli. Spostano le pedine, alzano i cartelloni e vanno di propaganda. Qualche appalto a ditte private giusto per le elezioni, qualche assunzione all’AASPL giusto per le elezioni.
RF ritiene che non si decida così il futuro del Paese. Occorre un piano a lungo termine in cui con ragionevolezza debbano essere decisi investimenti, progetti e obiettivi realizzabili.
E’ chiaro perché l’architetto Stefano Boeri sia stato defenestrato. La pianificazione c’entra poco o nulla la politica del primo piede che scende da letto e l’esigenza folle di darsi una presentabilità per le prossime elezioni con siparietti e sceneggiate a uso televisivo.
Chissà se Canti a breve andrà a San Giovanni a fare qualche filmino pre elettorale sul tema mondezza, oppure si farà riprendere vicino a qualche cassonetto a Rovereta?