Virtus e La Fiorita fanno la voce grossa anche in Coppa Titano

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Come in campionato, così in coppa. Virtus e La Fiorita si confermano il meglio che il calcio sammarinese ha oggi da offrire, imponendosi nelle semifinali di andata di Coppa Titano BKN301 rispettivamente su Tre Fiori e Tre Penne.

Autorevole la prestazione della squadra di Montegiardino, alle prese con una delle formazioni più in palla nel periodo recente. Si rivede Vivan tra i pali gialloblù, per un primo tempo quasi inoperoso. Diverso il discorso dell’omologo Migani, costretto a raccogliere il pallone dal fondo del sacco dopo appena 90”. Tanto ci mette La Fiorita a sbloccare l’incontro, grazie all’imbucata di Grandoni per Jacopo Semprini, che pesca l’inserimento centrale di Amati per il contro balzo vincente. Il raddoppio al 18’, frutto di un pressing ultra-offensivo che permette a Zafferani di operare un traversone sul primo palo dove si avventano Olcese e Guidi, per il gol di quest’ultimo. Prima dell’intervallo Badalassi va ad un passo dal dimezzare lo svantaggio del Tre Penne, ma il suo diagonale – dopo aver saltato di slancio Vivan – è leggermente troppo ampio. La squadra di Manfredini legittima la vittoria nella ripresa, sfiorando in un paio di circostanze il tris prima di trovarlo concretamente con la discesa solitaria di Guidi. In precedenza, rete annullata a Badalassi per un contestato tocco di mano. Il Tre Penne troverà comunque la via del gol con Pieri, partito dalla panchina: bravo a capitalizzare un pallone vagante in area con un bel destro all’angolino, l’attaccante biancazzurro. L’ultima parola spetta però nuovamente a La Fiorita, che si presenterà alla sfida di ritorno con un vantaggio di tre reti (4-1) grazie alla precisa deviazione in area di Rinaldi – imbeccato da Zampano – per il 4-1 finale.

Succede tutto nel secondo tempo, invece, tra Virtus e Tre Fiori. Nella prima frazione di gara si segnala la partenza in quarta del Tre Fiori, concretamente pericoloso solo al 3’ con la fiondata mancina di Islamaj – respinta lateralmente da Passaniti. I Neroverdi, di contro, passano alla prima vera occasione costruita nella ripresa. Tortori esce palla al piede da un raddoppio nella propria trequarti, mettendo in moto Benincasa. L’attaccante è bravo ad aspettare il taglio di Pecci, che sfonda centralmente e fredda Nardi. L’estremo gialloblù è poi strepitoso su Benincasa, che al 62’ già pregustava il raddoppio da breve distanza. Intervento ancor più determinante se si considera che quattro minuti più tardi il Tre Fiori avrebbe trovato la rete del momentaneo 1-1 sull’asse Rizzo-Cirrottola, bravo a sbucare alle spalle dei difensori e ad approfittare della mancanza di aderenza di Passaniti – scivolato in fase di posizionamento. L’episodio che spezza nuovamente l’equilibrio prende corpo all’84’, quando un flipper in area di rigore fa schizzare il pallone dalle parti di Tortori – a terra sull’intervento in scivolata di Censoni. Per l’arbitro ci sono gli estremi per il calcio di rigore che Vallocchia trasforma con un mancino all’incrocio dei pali. Niente da fare per Nardi, non impeccabile all’89’ quando la Virtus va in porta per la terza volta. Benincasa appoggia di tacco per Vallocchia che, a due tocchi, serve Lombardi – il cui destro dal limite fissa il punteggio della semifinale di andata sul 3-1 in favore dei detentori del titolo.