Correntisti Asset: ecco il piano del governo, ma noi non ci stiamo!

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San Marino. Pubblicata da Giornalesm un’intervista shock a Bruno Macina, rappresentante dei correntisti Asset. Il quale non le manda certo a dire. Anzi, sta combattendo per i diritti di tutti i sammarinesi “che hanno subito un vero esproprio dei propri soldi”. Prosegue Macina: “Non solo ci hanno bloccato i conti correnti dopo una liquidazione sulle cui modalità ora aspettiamo che si pronunci il Tribunale, ma vogliono anche decidere per noi in quale banca farci confluire”. Ma non finisce qui. Perché Macina rivela anche alcuni particolari che se confermati, dovrebbero fare sobbalzare sulla sedia opposizioni, sindacati, associazioni datoriali, ma soprattutto tutti quanti i sammarinesi e non solamente i correntisti di Asset. “A quanto ho saputo – spiega Macina a giornalesm – dal governo hanno paura dei movimenti dei correntisti e vogliono chiudere la questione subito. Hanno accelerato e raschiando il barile compreso i fondi Iss da altre banche, hanno stanziato una cifra, pare 70 milioni, per accontentare i clienti Asset. Insomma, preferiscono buttare via i soldi che scaricare su Bcsm l’accaduto. L’impressione insomma è che si gettino via euro su euro come noccioline per orgoglio o per questioni politiche e di principio. Spero di essere smentito. A questo punto si aprono due riflessioni. La prima è che come correntista Asset potrei dire: chissenefrega del sistema, basta riavere i miei soldi. Ma il punto è che appare evidente come nonostante siano stati stanziati questi soldi, alla luce del modo pessimo in cui si sta intervenendo sul sistema finanziario, i risparmiatori non si fidano più di San Marino. Per essere più chiari non appena si potranno prelevare i soldi, tutti quanti i correntisti lo faranno e a piene mani, creando difficoltà insormontabili a Cassa, al Paese e a se stessi. La domanda – continua Macina nel ragionamento – che mi pongo e che pongo a Celli è la seguente: che cosa accadrà se nei primi giorni di un eventuale passaggio in Cassa dovesse materializzarsi lo shock di liquidità? È evidente che chi amministra Cassa per evitare un danno alla banca stessa e una possibile azione di responsabilità, dovrà chiudere i rubinetti e bloccare nuovamente i conti, questa volta a tutti quanti e non solo ai correntisti di Asset. Finiremmo tutti insomma dalla padella nella brace, con danni alle persone e alle aziende incalcolabili. E se nel frattempo il Tribunale dovesse nuovamente dare ragione ad Asset, ecco che ci sarebbero nuovi danni da ripagare”. Macina replica anche a chi afferma che gli interessi dei soci e dei correntisti non coincidano: “Questo è il classico ragionamento del ‘divide et impera’: sanno che tutti assieme facciamo paura ma se riescono a dividerci possono farci ingoiare qualsiasi cosa. Lo ho già spiegato: a noi interessa relativamente difendere Asset, noi rivogliamo i nostri soldi. Sappiamo però che la strada di Carisp non ci tutelerebbe per i motivi che ho appena esposto”. Macina interviene anche sulle accuse di non rappresentare tutti i correntisti: “Vengano a vedere quante firme abbiamo raccolto! Continuano a contattarci persone per firmare. Sono tutti indignati. Dal governo dovrebbero rendersi conto di quello che accade attorno a loro. Hanno ormai tutto il Paese contro e non solo i correntisti di Asset”. Macina, in contatto con le comunità italiane ed estere dei sammarinesi lancia poi un allarme: “San Marino è un Paese mediaticamente finito. I danni provocati da questi signori stanno facendo il giro del mondo. Si ride per come stiamo gestendo le cose. E qualcuno si sfrega le mani. È indubbio che se il 90% dei sammarinesi piangono e piangeranno, qualcuno al contrario sta facendo affari d’oro e con questo governo va d’accordissimo. Fare i nomi credo sia superfluo: le cose sono sotto gli occhi di tutti”. Infine l’ultima stoccata: “Sa dove casca l’asino? Ebbene se è vero che si sta raschiando il barile per trovare i soldi da dare ai correntisti, soldi destinati a volatilizzarsi; se è vero che Cassa potrebbe subire un blocco dei pagamenti; se è vero che le cause milionarie in caso di sentenza favorevole ai soci Asset le pagherebbe lo Stato; se è vero tutto questo, mi vuole spiegare perché i soci Asset non sono mai stati e non vengono neppure oggi fatti sedere a un tavolo? Voglio dire: una volta incontrati e qualora ad esempio vi fossero problemi pratici invalicabili, allora il governo potrebbe dire che la soluzione prospettata non è congrua. Ma perché nessuno vuole incontrare queste persone? Di cosa hanno paura, che gli risolvano loro i problemi? Qui si capisce in maniera evidente che esiste un astio verso certe persone, che il commissariamento e il resto hanno una matrice politica. Altrimenti ripeto non si comprende questo atteggiamento di chiusura completa. Ebbene noi non ci stiamo a pagare con i nostri soldi per questioni di principio. Siamo esasperati e lo sono tutti i sammarinesi. Siamo anche stufi di rimanere civili di fronte a gente che sta facendo strategie politiche sulla nostra pelle: non lo accettiamo più. Il mio consiglio – è l’appello finale di Macina – è quello di fermare le bocce e trovare la soluzione più veloce ma anche la più sicura per la gente. Al governo dico: fermatevi e sedetevi a un tavolo con i soci Asset, se poi non ci saranno le condizioni cercheremo assieme altre strade”. Sulle prossime iniziative bocca cucita: “Consiglio vivamente a tutti quanti di venire domani, martedì sera alle ore 21 alla sala Montelupo a Domagnano, dove ci sarà una nuova, importantissima riunione”.

 

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