Privacy: San Marino pronta ad adeguarsi all’Ue

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San Marino. Dal 25 maggio è entrato in vigore il Regolamento Ue per la protezione dei dati.  Dovrà essere applicato anche dai colossi americani del web come Google e Facebook per colmare lacune generate dallo sviluppo della digitalizzazione e acuite dallo scandalo Cambridge Analytica. San Marino, che dispone di una normativa in materia di privacy ormai datata, si muove in sintonia: nel prossimo Consiglio sarà discusso in prima lettura il progetto di legge per la protezione dei dati personali delle persone fisiche che recepisce appieno le nuove norme europee. Nella giornata di venerdì, si è tenuta una conferenza organizzata dalla Segreteria Interni, proprio per aggiornare enti pubblici e privati sul percorso di adeguamento da parte di tutti coloro che hanno a che fare con utenti e clienti. Sala gremita di fronte ai consulenti del Governo Nicola Fabiano e Filomena Polito. Materia ostica pertanto da trasmettere con i giusti canali per sciogliere i tanti dubbi, soprattutto di ordine pratico. Gli esperti hanno chiarito a professionisti, imprenditori, dipendenti pubblici e in generale tutti coloro che trattano dati personali di cittadini sammarinesi e comunitari quali siano gli adempimenti da prevedere; si sono soffermati sulle finalità, collocate nel solco della liceità e correttezza; il diritto alla trasparenza, il cardine della responsabilizzazione del titolare del trattamento (accountability); il consenso esplicito, e tra i principi quello di minimizzazione dell’utilizzo dei dati, da limitare cioè allo scopo per cui sono stati raccolti, e del diritto alla cancellazione. Prevista l’istituzione di una Autorità garante per la protezione dei dati personali e il relativo aspetto sanzionatorio.
Oltre a garantire una disciplina uniforme a quella di tutti gli Stati europei, la nuova normativa sammarinese offrirà qualcosa in più: regolamenta infatti il trattamento in ambito sanitario e inserisce norme specifiche per il settore del giornalismo. Il progetto di legge predisposto dalla Segreteria Interni arriva in Consiglio per la prima lettura nella sessione che comincia lunedì.

 

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