Giardinieri al 13’ Congresso della Federazione Servizi CSdL

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San Marino. Il Segretario della Federazione Servizi della CDLS, Gianluigi Giardinieri,  è intervenuto con un messaggio di saluto al 13° Congresso della FULEA/FULSAC CSdL  che si è svolto nella mattinata di oggi 14 novembre a Domagnano. Giardinieri ha esordito stigmatizzando “l’invasione di manager e consulenti forensi, peraltro strapagati e dai discutibili risultati e benefici per il Paese”, insieme allo “strapotere delle esose società di consulenza straniere chiamate per certificare e far digerire alla cittadinanza ed agli azionisti di qualche banca scelte già fatte nelle segrete stanze, piuttosto che per portare valore aggiunto al Paese”.

Sul tema caldo della riorganizzazione del sistema bancario, il segretario della FCS-CDLS ha parlato di ipotesi di riorganizzazione bizzarre, irrealizzabili, dal rilevante costo sociale e occupazionale e dal devastante impatto sul bilancio dello Stato: “L’ipotesi di fusione tra Carisp e Banca di San Marino entra nel novero dei ‘progetti ai confini della realtà’, anche se siamo pressoché certi che le onerose consulenze di KPMG e di altri esperti la illustreranno come soluzione splendida, unica praticabile per il bene del Paese”.

Contratto banche fermo. “Le trattative di rinnovo contrattuale restano al palo – ha rimarcato Giardinieri –  nonostante le controparti affermino  il contrario. A fronte di formali richieste di piani industriali, dati di bilancio e delle prospettive occupazionali,  l’unica risposta da parte dell’Associazione Bancaria Sammarinese (ABS) e degli istituti di credito è stato un imbarazzante e assordante silenzio. A fronte del senso di responsabilità dimostrato dalla CSU e dai rappresentanti sindacali, come tutta risposta abbiamo assistito ad una nuova assunzione dirigenziale in BSM, alla generale crescita incontrollata delle spese per consulenze ed a nessun deciso e sostanzioso passo indietro nelle retribuzioni di top manager, pagati più del governatore di Bankitalia”.

Per il segretario FCS-CDLS va  inoltre “immediatamente introdotta l’incompatibilità per i grandi debitori a sedersi nei Cda di banche che li finanziano” e vanno attivate “le azioni di responsabilità verso chi ha contribuito a generare la mole enorme di NPL che pesano come un macigno sul Paese”.

Netta la posizione riguardo l’ipotizzato taglio unilaterale delle retribuzioni dei dipendenti della PA, del settore pubblico allargato e delle società controllate dallo Stato (Casa di Risparmio, Banca Centrale, San Marino RTV, Giochi del Titano): “I contratti di lavoro non possono essere modificati in maniera unilaterale, né tantomeno con azioni di forza da parte del Governo”.

“I contratti – ha infine aggiunto Gianluigi Giardinieri –  siano essi di diritto pubblico o privato, si modificano esclusivamente  mediante le trattative condotte sui tavoli contrattuali, con senso di responsabilità e tenendo conto della situazione del Paese.  Così come abbiamo rigettato l’illegittimo recesso degli allegati contrattuali delle Banche, rigetteremo e attiveremo tutte le iniziative di mobilitazione a difesa dei diritti contrattuali dei lavoratori, siano essi pubblici o privati. Esistono Leggi e contratti a difesa dei diritti dei lavoratori, non è ammissibile che sia il Governo a non rispettare per primo tali regole”.

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