Sei parole chiave per la ripresa economica di San Marino

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Ho deciso di iscrivermi al Partito dei Socialisti e dei Democratici, dopo cinque anni di inattività in cui mi sono occupato del mio lavoro e della mia famiglia, perché ritengo che la Repubblica sia ad un bivio, ad una fase decisiva che potrà determinare il futuro delle prossime generazioni. La mia idea di fondo è che si debba rendere San Marino un centro di attrazione per investimenti ed idee che possano portare benessere, occupazione e conoscenza. Per farlo, servono legislazioni apposite e che il Paese faccia “sistema”, che passi cioè dalla logica competitiva a quella collaborativa e si proponga all’esterno unito, forte e sovrano.

Grazie alla mia esperienza lavorativa ho potuto conoscere e collaborare con importanti imprenditori dell’Est Europa, vedendo da vicino tutte le difficoltà incontrate nel muovere i capitali e le loro attività in un Paese come il nostro. Proprio per questo San Marino, in un momento di crisi economica e globale, deve svolgere un ruolo centrale per attrarre gli investitori, in questo modo possiamo migliorare il nostro welfare state, la nostra occupazione e il nostro benessere collettivo.

Per la ripresa economica di San Marino ho in mente sei punti chiari:

  1. Sviluppo economico ed internazionalizzazione:

Attrarre a San Marino investitori esteri che portino le proprie competenze e i propri capitali per garantire occupazione, sviluppo e formazione. La Repubblica fungerà da attento collaboratore e ottimizzerà la legislazione dei contratti su ogni categoria per sviluppare gli investimenti in loco.

  1. Digitalizzazione:

Incentivare la nascita di start-up digitali all’interno della Repubblica. Favorire la creazione di incubatori e acceleratori che operino per l’innovazione tecnologica del Paese. Portare a San Marino aziende estere che operino nel digitale migliorando il gettito fiscale.

  1. Miglioramento delle infrastrutture:

Facilitare l’arrivo di investitori in settori strategici che valorizzino la nostra Sovranità ed indipendenza: nel settore energetico delle energie pulite, nelle infrastrutture di collegamento internazionale, nello smaltimento ecosostenibile dei rifiuti, nell’approvvigionamento idrico.

  1. Welfare e occupazione:

Garantire che gli investimenti portati abbiano una ricaduta diretta non solo in termini occupazionali ma anche sullo Stato sociale sammarinese per garantire a noi ed ai nostri figli una sanità ed un’istruzione al massimo livello, benessere economico e qualità della vita.

  1. Eliminare la burocrazia:

Per permettere che il programma di internazionalizzazione sia fluido, reattivo e veloce il suo coordinamento dovrà avvenire tramite una specifica Segreteria di Stato per lo Sviluppo Economico. Oggi queste funzioni sono suddivise e spesso trascurate tra i vari organismi di segreteria.

  1. Promuovere il territorio:

Migliorare il settore turistico attraverso una serie di interventi strutturali e legislativi atti ad ottimizzare le presenze e riqualificare il nostro territorio. Promuovere attraverso i nuovi media il “brand” di San Marino per renderlo un luogo simbolo di ospitalità e opportunità.

 

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