Il Consiglio anticipato a lunedì mattina

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San Marino. È la prima volta che una mozione di sfiducia viene presentata nei confronti di un Segretario di Stato a soli sei mesi dal suo insediamento. L’opposizione è sul piede di guerra e la battaglia si consumerà nel prossimo Consiglio. Ieri, dopo tre ore di Ufficio di Presidenza, è stato deciso di convocare una seduta d’urgenza lunedì mattina alle 8. Bocciata con forza dalla minoranza la prima proposta di riunire il Consiglio domenica. L’Aula tratterà della mozione di sfiducia fino alle 17 con tempi contingentati. Il comma sarà aperto con la lettura della mozione che dovrà durare 20 minuti al massimo. Seguirà il dibattito. Circa nove ore suddivise per 58 consiglieri e 7 Segretari di Stato. È stato stabilito un tempo preciso per ogni forza politica. Non sono previste repliche. Dalle 17.30 si apriranno i lavori come da ordine del giorno. È stato concordato che per l’esame delle istanze d’arengo non potranno intervenire più di due Consiglieri per ciascun gruppo.

Ma la battaglia vera si misurerà sul Pianello, dove governo, opposizioni, sindacati hanno dato appuntamento ai cittadini, ciascuno per dire la sua su quanto sta avvenendo.

Poi, giovedì mattina, comincia l’esame dell’assestamento di bilancio. Un altro scoglio politico enorme per il governo, che deve superare le mille critiche venute dalle opposizioni in queste settimane.

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