San Marino. Continua a non piovere e continua l’emergenza idrica. La poca pioggia caduta nella notte tra il 10 e l’11 agosto, non ha bagnato il terreno in profondità. Ne ha tratto giovamento solo l’aria, che è diventata più respirabile, ma il dramma della siccità non si è ridotto. Per cui si è tenuto stamattina un nuovo incontro tecnico tra governo, Azienda dei Servizi, Protezione Civile, responsabili delle forze dell’ordine per fare il punto sul perdurante stato di emergenza.
I consumi sono scesi lievemente – fa sapere il segretario con delega all’AASS, Marco Podeschi – sotto la soglia dei 10mila metri cubi, complice anche il Ferragosto, con molte aziende chiuse e anche sammarinesi in vacanza. Tuttavia, l’afflusso turistico, le piscine, gli autolavaggi, richiedono comunque un fabbisogno di acqua sempre alto.
Molte persone hanno modificato i loro comportamenti: raccolgono l’acqua della cucina (quella con cui è stata lavata l’insalata e altre verdure) per innaffiare i vasi sul davanzale, oppure l’acqua della doccia per scaricarla nel water. Forse non basta, ma tanti cittadini stanno attenti e hanno lasciato morire di sete i loro giardini.
Ciò nonostante, resta alto il livello di guardia, anche perché le previsioni meteo, a breve e medio termine, non fanno ben sperare sull’arrivo della pioggia. Forse un cambiamento potrebbe avvenire nel prossimo fine settimana, ma la secca è di così lunga durata che ci sarebbe bisogno di almeno una settimana di pioggia.
Per limitare i consumi, proprio oggi è adottata la decisione di posticipare l’apertura del Multieventi al 4 settembre invece che al 21 agosto. Torna l’appello alla cittadinanza ad un uso corretto dell’acqua e al rispetto dell’ordinanza. Sempre dal segretario Podeschi l’annuncio: dopo le due manomissioni all’impianto di captazione di Gorgascura – un fatto che torna a definire “grave e mai accaduto in Repubblica” – l’Azienda sporgerà denuncia.
