L’ombra dell’ordinanza Morsiani sul cda di Cassa

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San Marino. La pubblicazione di parte dell’ordinanza Morsiani per Carisp ha avuto effetto immediato in questa giornata in cui si addensano appuntamenti molto importanti: l’assemblea dei soci Carisp e, nel pomeriggio, la commissione finanze. Ieri sera, invece si tenuta la riunione del cda di Cassa.

Una seduta complessa, che è durata fino a tarda notte, al centro della quale è stata, ancora una volta, l’operazione di vendita dei crediti Delta. Inizialmente indirizzati ad una posizione unanime, per la cessione, invece la partita pare al momento ancora tutta aperta. Anche in questo caso, la pubblicazione della lettera del presidente SGCD Trombone, che paventa conseguenze se non si provvede a formalizzare la vendita. E un grosso peso, sicuramente, avrà avuto l’inchiesta aperta sul bilancio fallimentare redatto lo scorso anno, in allineamento all’inchiesta sull’operazione titoli.  In questo caso, pur essendo ancora in fase inquirente, gli addebiti ricadono anche sulla politica, quando al punto due, il testo del giudice recita: “…ricercando piuttosto un avallo, improprio, da parte della Commissione finanze del Consiglio Grande e Generale, allo scopo di sopperire alle eventuali deficienze procedurali ma senza poter fornire un quadro informativo adeguato alle scelte strategiche oggetto del piano industriale.” In altre parole, il peso del voto espresso in commissione finanze in questa vicenda, è notevole. La maggioranza dovrà dire qualcosa in merito.

Di pari passo è strettamente collegato al fronte politico, la commissione Finanze di questo pomeriggio, che si annuncia decisiva. In questo caso si aspetta il report del presidente di BCSM Catia Tomasetti sulle tante dimissioni interne e sulla recente perquisizione del tribunale. Il clima resta in fibrillazione, all’indomani delle voci, smentite dallo stesso Celli, sulle sue dimissioni da responsabile delle Finanze. La situazione rimane molto fluida, anche se la maggioranza continua a ribadire la sua compattezza. Sicuramente, la prova del fuoco ci sarà nel prossimo Consiglio.

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