La Repubblica festeggia Sant’Agata

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San Marino. È una di quelle feste, insieme al 3 settembre, più amate dai sammarinesi. Sant’Agata fu eletta compatrona della Repubblica proprio per ricordare la liberazione dall’occupazione del cardinale Alberoni, il 5 febbraio 1740. Una storia complessa, conclusa grazie a quel sentimento di libertà e di indipendenza che il popolo seppe esprimere in maniera forte e corale. Nemini teneri. Mai sottoposti a nessuno. Senza rivoluzioni, né spargimenti di sangue. Una delle pagine più belle della storia patria, che in questa giornata viene rivissuta con la tradizionale processione da Borgo Maggiore a Città, con il simulacro della Santa.

In Pieve, alla presenza dei Capitani Reggenti, il vescovo di San Marino – Montefeltro officia una breve celebrazione, poi il quadro di Sant’Agata viene riportato a Borgo Maggiore, nella chiesa di Sant’Antimo, dove si conserva tutto l’anno.

La processione viene celebrata con qualsiasi tempo, perché così vuole la tradizione. Come oggi, quando vento e pioggia hanno reso difficile l’accompagnamento. Nel 2012, quando fece il nevone, le autorità decisero di sospendere la processione, per questioni di sicurezza, e rimandarla a primavera. Poi invece non venne più celebrata. In estate cadde il governo. Casualità? Non si saprà mai.

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