Centenario di Fatima al Santuario di Valdragone

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San Marino. Oggi, sabato 13 maggio i cattolici della Repubblica e del Montefeltro celebrano un momento di spiritualità particolarmente importante nel centenario di Fatima. Dalle ore 15 fino alle ore 20, gruppi, associazioni, movimenti e semplici fedeli si susseguiranno “a staffetta” per una preghiera ininterrotta (Rosario) presso il Santuario Internazionale del Cuore Immacolato di Maria in Valdragone (Repubblica di San Marino).

Alle ore 20:30 migliaia di persone confluiranno per l’atto conclusivo: S. Messa concelebrata dal Vescovo con tutti i sacerdoti, processione aux flambeaux e atto di consacrazione, fortemente sentito, della Diocesi, delle parrocchie, delle famiglie alla Madonna. Quello che era all’inizio semplicemente uno dei punti del programma della Diocesi – un cerchietto su una data del calendario pastorale – è diventato forse il più importante evento di questi ultimi anni per il favore e l’accoglienza che l’iniziativa ha trovato tra la gente. Dai borghi delle valli del Montefeltro partiranno pullman di pellegrini per Valdragone.

Tra i motivi centrali della preghiera, alla quale tutti sono invitati, l’urgenza della pace, la difesa della vita, l’educazione dei giovani. Dunque un evento fortemente religioso, ma con una forte connotazione sociale per i temi stessi della preghiera.

Sull’importante ricorrenza odierna, ecco una scheda pubblicata sul giornale diocesano “Montefeltro”.

Fatima è una realtà molto cara ai cristiani di oggi. È luogo di apparizioni mariane, sorgente di spiritualità, canale di un messaggio di conversione, di preghiera e di riparazione. Folle di pellegrini vi accorrono da tutto il mondo. Quest’anno ricorre il primo centenario delle apparizioni. Anche la Chiesa di San Marino-Montefeltro si è messa idealmente in cammino verso Fatima. Vuole vivere l’anniversario come atto di gratitudine per questo dono del Cielo, come occasione di risveglio della fede nel nostro popolo e come celebrazione di una nuova e solenne consacrazione alla Madonna. Vorremmo che questo ultimo invito alla celebrazione del 13 maggio arrivasse per tempo. Pensiamo tuttavia che i lettori siano ben informati del grande evento di fede e di devozione che la Diocesi di San Marino-Montefeltro si appresta a vivere e che culminerà la sera del 13 maggio (ore 20:30) con l’atto di consacrazione della Diocesi, delle parrocchie e delle famiglie al Cuore Immacolato di Maria. Luogo dell’evento: il Santuario di Valdragone (RSM). L’invito è a mettersi tutti nel cuore della Madre: lei custodirà e parlerà ai cuori. Le sue parole sono già dette, ma sono sempre da ascoltare come nuove: «Fate tutto quello che lui vi dirà». Sentiamo anche l’urgenza di affidarle l’umanità che sta vivendo i giorni oscuri di una “terza guerra mondiale a pezzi”. Fatima ci insegna che «fede, preghiera, sacrificio possono influire sulla storia più delle armi». Forse non tutti i lettori sanno che nella preparazione al “13 maggio” sono stati coinvolti anche i bambini ed i ragazzi. A loro è stato consegnato dai catechisti un quaderno attivo che li accompagna per tutto il mese di maggio. Pensando ai più piccoli, ci è venuto in mente il racconto del ragazzo di Harlem che, mettendo il suo dito nella crepa della grande diga, salvò nei Paesi Bassi una città dalla prepotenza del mare che premeva minaccioso. Anche i bambini e i ragazzi sono protagonisti per la grande impresa nel cantiere della pace: lo sono con Maria, la madre di Gesù. Ai lettori vorremmo mettere in cuore l’attenzione verso chi normalmente non pratica la fede. E – perché no? – osare l’invito: «La Madonna è madre di tutti: ha qualcosa da dirti». Generalmente, la Madonna è una figura amata. Ne fanno fede le frequenti raffigurazioni artistiche, le intramontabili melodie, le liriche sublimi e una sorta di universale istinto interiore verso di lei. Un grande teologo del Novecento, Hans Urs Von Balthasar, sottolinea: «L’immagine di Maria è inattaccabile; per gli stessi non credenti essa ha il valore di una bellezza intangibile, anche quando la si comprende non come immagine di fede, ma solo come simbolo augusto e di una portata semplicemente umana».

(La Commissione “13 maggio”)

 

 

 

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