Bullismo, genitori e insegnanti a “duello”

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San Marino. Si è svolto giovedì sera l’ultimo appuntamento di un ciclo d’incontri dedicato alle problematiche dell’età evolutiva tenuto dal Centro per le Famiglie, voluto e sostenuto da Banca CIS.
Puntuale ed esaustiva come sempre la relazione della Psicologa Silvia Ceccoli che ha affrontato il problema del bullismo dalle sue radici, ovvero dall’aggressività: dai suoi aspetti fisiologici e quindi positivi per lo sviluppo e l’affermazione dell’individuo sin dalla più piccola età, a quelli patologici e distruttivi.
“Genetica e ambiente – ha spiegato – giocano entrambe un ruolo determinante nello sviluppo e nella modulazione di tale entità caratteriale che può sfociare in turbe del comportamento anche estreme, tristemente alla ribalta delle cronache col nome di bullismo”.
Fra genitori e educatrici presenti in sala a fine relazione è quindi scattato un confronto vivace quanto composto e aperto nel cercare di comprendere ognuno le ragioni dell’altro. “Una buona comunicazione e un rapporto di fiducia fra le parti è fondamentale per prevenire certe situazioni – ha sottolineato la dott.ssa Ceccoli – e spesso a minare tale rapporto è proprio la sfiducia dei genitori verso l’educatore, magari maturata su fatti episodici dei quali si possiede solo la versione del proprio figlio e quindi una visione parziale quanto spesso distorta e pilotata”.
Per i genitori presenti all’incontro, le insegnanti tuttavia hanno il compito di redarguire e reprimere sul nascere qualsiasi focolaio di aggressività e di conflitto fra i bambini.
Di diversa l’opinione gli insegnanti che hanno sottolineato come le ultime tendenze educative – si parlava in questo caso di scuole dell’infanzia ed elementari – cerchino di non interferire su piccole dispute e conflittualità dai chiari significati esperienziali e formativi per lo sviluppo della personalità dei bambini.
Per il dott. Gabriele Geminiani di Banca CIS, che a conclusione ha ringraziato la relatrice e i presenti, “queste iniziative hanno il grande scopo di fugare dubbi e paure di genitori lasciati soli di fronte a problematiche nuove delle quali non si conoscono gli effetti a medio-lungo periodo, come per esempio un uso improprio di internet e social. È importante quanto doveroso continuare su questo percorso di approfondimento intrapreso, le tante presenze e la loro attiva partecipazione chiedono chiaramente che si vada avanti”.

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