Authority Pari Opportunità: 8 Marzo, auguri a tutte le donne

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La mimosa, fiore simbolo della festa della donna, tra le mani di donne di diverse etnie e fedi religiose, in una foto di archivio . ANSA/FILIPPO VENEZIA

San Marino. A quasi un secolo dalla prima ‘festa’ della donna vogliamo ricordare alcune delle donne che ora non sono più in vita ma che durante la loro esistenza si sono impegnate al massimo per migliorare il mondo

San Marino. In molti Paesi si sceglie la giornata dell’otto Marzo facendo riferimento ad un rogo del 1911 in una fabbrica di New York, nel quale persero la vita 134 donne operaie.

La giornata internazionale della donna pur essendo comunemente chiamata Festa della donna non è una ‘festa’, è una ricorrenza per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ma anche le discriminazioni e le violenze che hanno subito e che subiscono tutt’ora.

A quasi un secolo dalla prima ‘festa’ della donna vogliamo ricordare alcune delle donne che ora non sono più in vita ma che durante la loro esistenza si sono impegnate al massimo per migliorare il mondo.

Si tratta di donne i cui nomi sono noti, ma al contempo non vogliamo dimenticare tutte quelle donne che nel completo anonimato, in passato e ai giorni nostri, continuano a portare avanti missioni importanti per proteggere l’umanità e il Pianeta.  È per tutte loro che dovremmo recuperare la memoria storica delle reali origini della celebrazione, che non è solo un giorno in cui regalare o ricevere mimose.

Margherita Hack. Ha dedicato tutta la sua vita allo studio dell’astrofisica e alla scoperta dei misteri delle stelle e dell’universo. Era vegetariana dalla nascita e ha dimostrato un grande amore per gli animali. Ha sempre praticato sport fin da giovane e anche con l’avanzare degli anni non ha mai abbandonato la sua amata bicicletta.

Nadine Gordimer. Scrittrice e donna bianca che ha lottato in prima linea contro il regime dell’apartheid in Sudafrica. Ha vinto il Nobel per la Letteratura nel 1991 per aver sfidato gli stereotipi e per essersi opposta a qualsiasi forma di oppressione, razziale o religiosa.

Berta Cáceres. Ha ricevuto il prestigioso Goldman Environmental Prize, considerato il Nobel per l’ambiente, è stata uccisa nel 2016. Era impegnata da anni contro la costruzione di una diga e contro lo sfruttamento dei territori indigeni in Honduras

Dorothy Stang. Per tutta la vita si era battuta a fianco dei contadini dell’Amazzonia brasiliana per difendere la loro Terra. Era una suora missionaria, un personaggio scomodo per via delle sue lotte a tutela dell’ambiente e delle popolazioni brasiliane. Nel 2005 fu uccisa.

Masika Katsuva. Si è battuta contro gli stupri delle donne congolesi. E’ stata violentata più volte durante la sua vita come se in Congo fosse la normalità. Qui sono ben 400 mila le donne che ogni anno subiscono una violenza sessuale, con una media di 48 all’ora.

Maria Montessori. Tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia. Fu un medico, un’educatrice e una pedagogista famosa in tutto il mondo per il proprio metodo. Si impegnò a favore dei bambini che vivevano nei quartieri poveri di Roma. Elaborò un metodo educativo che ancora oggi viene utilizzato nelle scuole e dalle famiglie di tutto il mondo.

La nostra speranza è che le donne di tutto il mondo possano unirsi per lottare in difesa dei propri diritti e di quelli di tutta l’umanità oltre che per proteggere il Pianeta. Crediamo che l’unione faccia davvero la forza quando si tratta di arginare la violenza e di migliorare il Pianeta.

Tanti Auguri a tutte le donne

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