Il razzismo non è un’opinione!

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San Marino. Domani, 21 marzo, ricorre la Giornata Internazionale contro il Razzismo istituita dalle Nazioni Unite nel 1966 e pensata come occasione per riflettere sul tema dell’intolleranza e della discriminazione degli esseri umani per motivi razziali, etnici e nazionali. Secondo i più recenti rapporti dell’ECRI in tutta Europa gli episodi di razzismo stanno aumentando e la stessa Assemblea Generale delle Nazioni Unite invita, già da alcuni anni, i paesi europei ad adottare misure contro l’incitamento all’odio soprattutto nei confronti dei migranti e dei rifugiati. Le migrazioni degli esseri umani non caratterizzano solo l’era moderna ma fanno parte della storia umana fin dalla notte dei tempi. Sono fenomeni complessi che non possono essere né ignorati, né strumentalizzati ma vanno affrontati su più livelli con politiche di accoglienza e solidarietà e normative che possano far fronte ad eventuali episodi di discriminazione, razzismo ed intolleranza. La società sta diventando multi-etnica, multi-culturale, e per questo sono necessari maggiori investimenti politici, culturali ed economici nell’inclusione per considerare la diversità non una fonte di debolezza, ma una fonte di forza e di ricchezza.

Sebbene a San Marino gli strumenti normativi ci siano per contrastare l’odio razziale, oggi la Commissione si trova, suo malgrado, a prendere atto di sentimenti di intolleranza e xenofobia, finora rimasti latenti e oggi risvegliati in maniera preoccupante, espressi da una parte della cittadinanza sammarinese. Nella triste attualità del nostro paese ci troviamo ad assistere al fenomeno dell’hate speech sui social network e anche, purtroppo, su alcuni mezzi di informazione.  Tuttavia, se da una parte l’incitamento all’odio viene fomentato da un gruppo esiguo di cittadini, blogger o giornalisti tramite fake news e stereotipi nel tentativo di trasformare la paura di un futuro incerto nella paura dello straniero, dall’altra assistiamo ad una maggioranza, spesso silenziosa, che si indigna per queste prese di posizione intolleranti e xenofobe.  I cittadini sammarinesi riconoscono da sempre il valore dell’ospitalità, della solidarietà e dell’accoglienza come parte della loro storia e della loro stessa identità. Dare un rifugio ed una prospettiva di futuro ai più deboli, ai più vulnerabili, a chi è stato privato di una vita dignitosa, a chi fugge dalla povertà, dalla guerra, sono valori espressi dalla cittadinanza sammarinese anche con il forte fenomeno dell’associazionismo.

Per la Commissione per le Pari Opportunità è necessario contrastare qualsiasi forma di incitamento all’odio sul web, sui social network, sulle testate giornalistiche e nella politica sammarinese partendo dal presupposto che l’odio non è un’opinione e non può essere giustificato come espressione della libertà di pensiero.  I mezzi di informazioni devono mantenere standard etici e deontologici e dovrebbero essere i primi a denunciare l’hate speech.  Il razzismo è una piaga della storia umana che, se non tenuto sotto controllo, può sfociare in episodi di cieca violenza, come purtroppo apprendiamo ogni giorno dalla cronaca italiana ed europea.  Il razzismo si alimenta di stereotipi, ignoranza, diffidenza, sospetto, paura del diverso. Il razzismo si traduce in pregiudizi, minacce, discriminazione, violenza.

San Marino, forte della sua storia, dei suoi valori cristiani e degli insegnamenti dei suoi antenati, deve essere un esempio di tolleranza e di difesa della dignità umana che non può mai essere lesa, in nessuna circostanza. San Marino deve continuare a farsi portavoce dei diritti umani di tutti, in particolare dei più deboli e vulnerabili, al fine di proteggerne la vita ed il futuro, al fine di dare speranza a chi non ne ha o l’ha persa.  La Commissione chiede alla politica di promuovere e difendere il rispetto ed il valore della diversità nel campo dell’istruzione con particolare riguardo al contributo positivo che migranti e rifugiati possono offrire alla nostra società ed economia. Chiede una campagna di sensibilizzazione con l’obiettivo di diffondere ed accrescere una coscienza multi-etnica e multi-culturale nell’opinione pubblica e, in particolare, fra i giovani.

La Commissione chiede alle autorità politiche di valutare, anche in base alla quarta raccomandazione ECRI presentata qualche settimana fa, l’istituzione di un organismo preposto al monitoraggio dei fenomeni di intolleranza, di razzismo e di hate speech sul web, sui giornali e nella società civile.  Se il muro dell’odio e dell’intolleranza c’è nel nostro paese, dobbiamo attivarci per abbatterlo. Oggi vogliamo ricordare uno dei nostri obblighi, quello di contrastare l’odio e difendere i diritti umani e le pari opportunità per tutti gli individui.  Siamo tutti responsabili e solo lavorando insieme possiamo mettere la parola fine alla discriminazione e risollevare l’umanità come insieme.

Commissione Pari Opportunità

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