Severini alla Consulta: non c’entro nulla con voi. Non mi fermerete!

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San Marino. Ebbene sì, ho restituito la tessera di pubblicista alla Consulta per l’Informazione, e non è un segreto! L’ho fatto perché non voglio essere accomunato con la gran parte degli operatori dell’informazione sammarinese perché sono totalmente diverso da loro e per non essere sanzionato dalla stessa Consulta facendo il vero lavoro di giornalista, uno dei pochi in Repubblica, che è quello di pubblicare verità e fatti.

Non accetto che un ente come la Consulta dei Giornalisti della Repubblica di San Marino possa scrivere di me perché io, volutamente anche se ho le caratteristiche per essere iscritto, non ne faccio parte e non voglio farne parte.

Per essere giornalista non è il tesserino che conta, ma la sostanza! Lo dice l’Onu ed il Consiglio d’Europa (oltre che l’avvocato Campagna) ed è vero. Basta guardare il fatto che il 99% degli scoop degli ultimi anni a San Marino viene da me e dal Giornalesm e quasi nulla dai tanti passacarte (non tutti i giornalisti lo sono) che vi sono in Repubblica.

Io non c’entro nulla con voi e voi non mi dovete cercare! Apparteniamo a due mondi opposti ed inconciliabili. Non mi potrete sanzionare, proprio perché non sono iscritto, e NON MI FERMERETE! Scriverò sempre la verità dei fatti senza guardare in faccia a nessuno, dote rara nel mondo dell’Informazione di oggi.

Pertanto risponderò alle norme di un ente superiore a San Marino che è il Consiglio d’Europa e l’Onu (a cui ad entrambi San Marino ha aderito) e non alle vostre costrizioni che mi possono impedire di far conoscere ai sammarinesi come stanno realmente le cose, non filtrate da segreterie politiche o dai potenti di turno.

Voi sicuramente mi avreste sanzionato sia per la pubblicazione dell’Ordinanza Morsiani che per aver smascherato il ”brutto errore” fatto nelle liste di collocamento con l’assunzione non corretta della moglie del Segretario Santi. E.questi sono gli ultimi due scoop che abbiamo scritto.

A me non potete farmi nulla e pertanto scriverò ancora, sappiatelo!

E con vero piacere!

Distintamente

Marco Severini, Direttore ed editore

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