La San Marino del XXI secolo

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Nella nostra amata e cara Antica Repubblica si parla da tempo circa le future prospettive di rilancio del nostro sistema paese. In primo luogo occorre puntualizzare che il termine sistema paese è ampiamente abusato come ci sono tanti, forse troppi, pseudo-economisti che pensano di avere la ricetta migliore; in secondo luogo le proposte di adottare alcuni modelli stranieri si rivelano puramente teoriche e addirittura estranee al nostro tessuto-economico-sociale.
Secondo il mio punto di vista San Marino non deve inseguire alcun modello perchè ha un landmark (parametro territoriale di sviluppo) unico che non è sovrapponibile ad altrui contesto. Può essere invece sensato e logico trovare in altri paesi correttivi e veicoli di carattere economico adattabili alla nostra situazione attuale. Non è certamente impossibile riassestare il sistema San Marino, ma occorre che ci siano persone con una visione internazionale. Persone che non girano il mondo per viaggiare e divertirsi, bensì per conoscere e comprendere le diversità che esistono in ogni nazione. Io sono pronta a fare la mia parte e voi?
Da cittadina sammarinese, sono da sempre consapevole che la mia Repubblica possiede un antico patrimonio di storia e identità che ne ha fatto un attore prezioso per lo sviluppo della Comunità internazionale, e che può essere fatto valere soprattutto nel contesto europeo portando risultati concreti e di prestigio. L’intempestiva estraniazione di chi subisce il progresso internazionale, senza prendere parte alla sua costruzione, non consente a un piccolo Stato di difendere la propria autonomia ma la compromette ulteriormente. Il fatto che durante il secolo scorso San Marino si sia rapidamente trasformata da terra d’emigrazione in terra di benessere dimostra che nel Paese ci sono le potenzialità per l’individuazione di una strada verso l’espansione del suo peso politico ed economico internazionale. Nel momento in cui la classe dirigente e la popolazione tutta ne avranno acquisito la consapevolezza necessaria, affinchè l’obiettivo divenga quello di rifuggire l’emarginazione e la passività in ogni settore, i pregi della Repubblica del Titano saranno finalmente e autenticamente “noti agli altri”.
Elisabetta Righi Iwanejko

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