Aveva 3 milioni di euro in Svizzera e 6 milioni a San Marino, ma dichiarava al fisco 22mila euro

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Un imprenditore bresciano  dichiarava al fisco un reddito medio annuo di 22.400 euro, derivante in parte da lavoro autonomo della propria ditta individuale quale mediatore creditizio e in parte da lavoro dipendente percepito da società italiane operanti in svariati settori economici.

A fronte di così basse entrate, la procura e la Guardia di finanza di Brescia hanno ricostruito “spese per svariati milioni di euro, dimostrando che tali impieghi non potevano trovare giustificazione nelle fonti di guadagno lecite”. Tra le spese dell’imprenditore anche “1,2 milioni di euro per l’acquisto di 40 orologi delle più prestigiose marche di lusso”: tra questi un orologio in oro bianco con fondo in madreperla grigio del valore di 50.000 euro, un altro in titanio dal valore di 85.000 euro e un orologio fatto a mano con disegno esclusivo pagato 120.000 euro.

La Guardia di Finanza, già in passato, aveva denunciato l’uomo più volte e per svariati reati economico-finanziari, come per associazione per delinquere, frodi fiscali, riciclaggio, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili, indebite compensazioni.

Ora la nuova indagine con il sequestro di una villa di prestigio dal valore stimabile in circa 4 milioni di euro. Tra le spese ricostruite anche una polizza assicurativa delle Isole Bermuda di circa 1 milione di euro liquidata su un conto ungherese e conti correnti inglesi con saldo di circa 2 milioni di euro e, ancora, oltre 3 milioni di euro detenuti in Svizzera e 6 milioni di euro in San Marino.

Fonte Chiamami Città

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