Spostamenti tra regioni, quando l’apertura ai viaggi “oltreconfine”?

Prime ipotesi su un allentamento delle regole per i viaggi interregionali. Molto dipenderà dalla situazione del coronavirus sui diversi territori

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La possibilità di circolare liberamente sarà appesa a un filo, anzi a due cifre e una virgola. Durante la fase 2, forse già da fine maggio, a far decidere se si potrà andare “oltreconfine”, sarà un numerino che abbiamo iniziato a conoscere bene, R0: l’apertura per gli spostamenti tra regioni sarà decisa solo quando l’indice di contagio da coronavirus (indicato appunto con la sigla R0) sarà basso. Più questo valore si avvicinerà a 1, il che significa che una persona in media ne contagia un’altra, meno sarà probabile una riapertura ai viaggi e alla circolazione con altre regioni.

Questa la linea di pensiero che prevale al momento nel governo. Le aree maggiormente a rischio, ad esempio Lombardia e Piemonte, potrebbero quindi rimanere chiuse per più tempo, rispetto a zone meno toccate dal Covid-19, come il Sud.

Intanto iniziano a circolare ipotesi sulla data in cui sarà fissata la riapertura della circolazione tra regioni a basso contagio.

Coronavirus e spostamenti tra Regioni, 18 o 25 maggio?

Archiviata l’ipotesi di riaprire il 18 maggio, troppo presto secondo il comitato scientifico, si affaccia ora l’ipotesi di consentire gli spostamenti tra regioni con basso indice di contagio da coronavirus già da lunedì 25 maggio. Non esiste però ancora un calendario definito per la riapertura alla circolazione interregionale.

Per capire quando sarà possibile fare viaggi tra regioni, sarà cruciale l’indice di contagio rilevato tra il 18 e il 25 maggio. Solo se questo tasso risulterà sotto controllo, il governo potrebbe pensare a un’apertura e a un nuovo step della fase 2.

Ancora non è chiaro se rimarrà l’obbligo di autocertificazione o se verrà tolto almeno all’interno della stessa regione.

Fase 2 e mobilità: quando è possibile andare altre regioni

Al momento solo chi ha validi motivi di lavoro, di salute o di assoluta urgenza può varcare i confini regionali: a questi si sono aggiunte dal 4 maggio anche le persone bloccate dal lockdown lontano da casa, che possono adesso raggiungere la loro abitazione principale in una regione diversa.

Non è permesso invece effettuare spostamenti tra regioni per andare a fare visita a parenti e congiunti, possibilità che in questa fase 2 è prevista solo all’interno della propria regione.

In pratica è possibile andare a trovare familiari e fidanzanti fuori comune (dotati di mascherina, rispettando la distanza di sicurezza e con rientro in giornata alla propria abitazione), ma non fuori regione.

Aggiornamenti e chiarimenti sulle regole per il contenimento del coronavirus, sul sito del governo.

Fongte Il Reporter

 

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