Tanti auguri Mamma Rosa: esempio di accoglienza e amorevolezza – Di Paolo Bandini Callegari

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Cara MAMMA ROSA oggi compi 89 anni: grazie di esserti presa cura di 3 generazioni di Sammarinesi!! Ha visto l’avvicendarsi di più di 200 eccellentissimi capitani reggenti ,e un numero imprecisato di governi che per par condicio lei ha messo tutti a tavola con la stessa genuina amorevolezza di chi ama il suo lavoro e la sua gente. Rosa da a tutti i Segretari di Stato del lei anche se quasi tutti li ha visto in pantaloni corti e a nessuno ha mai rifiutato una tagliatella abbondante “Perché erano ragazzi e dovevano crescere” le sue tagliatelle e i suoi tortelloni rigorosamente fatti a mano o come dice lei “tirati al matterello “ sono una vera golosità perché sanno di cucina antica di cose vere e fatte bene !! Era il 24 ottobre 1977 quando Rosa figlia della campagna Sammarinese lasciò i campi per lanciarsi in un impresa per la quale sapeva che le sarebbe servito tanto coraggio e tanta fatica . Tre figli da crescere sono sempre un grande impegno quando si ha sulle spalle la gestione di un locale e una cucina da mandare avanti ogni giorno, immaginatevi cosa diventano quando si perde il coniuge solo due anni dopo l’apertura del locale. Ma mamma Rosa stringe i denti e va avanti , non si può fermare i bambini devono crescere e i clienti la reclamano nella sua cucina . Rosa mi racconta che ;Il RITROVO DEI LAVORATORI allora era costituito solo di una sala e una cucina e di un bancone bar, a fianco del campo di bocce dove si ritrovavano gli anziani del paese per una partitella e due chiacchere . Sarà solo dopo i lavori del 1998 che il locale prenderà le dimensioni che a oggi . A vantaggio di un maggior numero di clienti e a svantaggio di una vecchia pianta di vite che da decenni faceva bella mostra di sé nello spazio che oggi occupa la nuova cucina. Certo mi confessa ROSA Questi non sono più i tempi in cui riuscivo a malapena a dormire tre ore a notte . Dalle sette della mattina con le prime tazzine di caffè era tutta una corsa fino alle due alle tre di notte, perché dopo la chiusura c’era da pulire e preparare il locale per il giorno successivo. Pur con l’aiuto di Carolina e Maria finivo col potermi riposare giusto tre ore in una brandina posta nel retro bottega . Poi sono cresciuti i ragazzi e hanno cominciato a darmi una mano, ma ancora la vita ha voluto mettermi alla prova con la perdita di Nazzareno . Per una madre la perdita di un figlio è sempre un dolore incalcolabile. Ma Mauro e Massimo i miei figli si sono stretti a me e così se Dio vuole ancora una volta ho stretto i denti e il lacciò del grembiule da cucina e ora siamo qui …. Il finale lo racconto io !! Mamma Rosa, Mauro e Massimo sono come sempre al loro posto in sala, il Ritrovo come lo chiamano affettuosamente gli habitué è sempre lì generosa tavola dove sentirsi come a casa propria non solo nutriti ma anche amati da da uno staff che assomiglia più a una famiglia che ha un ristorante.

di Paolo Bandini Callegari