L’arte debutta in borsa e punta a quotare un miliardo in pochi mesi

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L’ ARTE DEBUTTA IN BORSA E PUNTA A QUOTARE 1 MILIARDO IN POCHI MESI.

il debutto rimandato ad autunno, per troppo interesse dimostrato, come già annunciato nelle nostre colonne qualche settimana fa.

L’attrazione fatale tra Arte ed Economia è stato da sempre argomento di studio del nostro compianto fondatore Alberto Rino Chezzi, commercialista dell’ordine di San Marino e artista a tutti noto come Ciaccaezetazetai

Lo ricordiamo nelle ore che segnano il suo sessantaduesimo compleanno con una notizia che di certo lo avrebbe molto interessato.

Il debutto previsto per la Borsa dell’arte è con un’opera storica di Francis Bacon, la cui proprietà verrà divisa in azioni del valore nominale di 100 dollari, mentre è da definirsi la data in cui si potrà prendere parte alle negoziazioni.
La società del Liechtenstein Artex fondata nel 2020 dall’ex banchiere Yassir Benjelloun-Touimi con il Principe Venceslao punta a quotare in borsa 1 miliardo di dollari in arte nei prossimi mesi. La notizia girava da un po’ e il 30 maggio al Victoria & Albert Museum di Londra è stata lanciata la prima IPO (Offerta Pubblica Iniziale) d’arte e si è sciolto a seguire anche ogni riserbo sulle opere offerte e quotate, che saranno tendenzialmente capolavori-trofei con valori oltre i 50 milioni.
Artex ha così annunciato che la prima opera d’arte ammessa alle negoziazioni sarà Three Studies for a Portrait of George Dyer, un trittico di Francis Bacon del 1963. L’opera, venduta in asta nel maggio 2017 per 52 milioni di dollari, sarà offerta agli investitori del primo mercato azionario dedicato all’arte con una IPO (Offerta Pubblica Iniziale) di circa 55 milioni di dollari.
Se inizialmente l’avvio delle negoziazioni era previsto per il 21 luglio, l’aggiornamento più recente è che tutto è invece rimandato a settembre o a ottobre addirittura, per troppo interesse riscosso, come riportato in una nota de IL SOLE 24 ORE.

Francesco Chiari