Questa mattina si è svolto online il meeting, organizzato dall’Ufficio Regionale dell’OMS, dei Piccoli Paesi d’Europa (Small Countries Iniziative-SCI).
Nel corso della riunione sono state affrontate le principali sfide che si sono verificate nel campo della salute.
Il Direttore Regionale Hans Kluge, esprimendo il più vivo sentimento per i piccoli paesi “siete nel mio cuore”, ha sottolineato che il mondo oggi è un luogo diverso, il Covid ci ha messo a dura prova, i paesi sono stati impattati in maniera differente, soprattutto in base alla loro grandezza ed al numero di abitanti, anche le sfide sono differenti, dobbiamo fare tesoro della lezione che ci ha impartito quest’ultimo anno e non lasciare nessuno indietro perché sappiamo che potrebbe non essere ancora finita. Dobbiamo guardare ad un programma di nuova collaborazione, solidarietà, condivisione delle lezioni apprese, capitalizzazione di tutte le esperienze, tenendo conto che i piccoli paesi possono reinventarsi facilmente. Kluge ha poi ricordato con nostalgia il meeting dell’OMS tenutosi a San Marino nel 2019.
Il Segretario di Stato Roberto Ciavatta nel suo intervento in apertura del meeting ha incentrato il discorso sul passaporto vaccinale “Riteniamo che la politica non dovrebbe interferire con le questioni derivanti dai vaccini e dalla libertà di movimento e che l’OMS dovrebbe garantire la libertà di movimento a tutte le persone, che vivono nei paesi ricchi e poveri, che sono state vaccinate, qualunque sia il vaccino che hanno usato. Chiunque si sia vaccinato, con qualsiasi vaccino, e abbia sviluppato anticorpi, deve godere della massima libertà di movimento, senza richieste di tamponi o di isolamenti preventivi. In caso contrario l’intera campagna vaccinale globale sarà contraddittoria al servizio degli interessi di alcune aziende farmaceutiche”.
Ha poi sottolineato che il valore vero degli Small Countries è quello di poter condividere le criticità e trovare una soluzione unanime e di fare parte di un network che permetta di sviluppare una rete di aiuti, sia per le esigenze più comuni (come il reperimento di cure e vaccini) sia di un reciproco e mutuo soccorso. Pertanto, è importante avere una strategia comune e unica in cui i piccoli paesi possano parlare con una sola voce, in modo unificato ed uniforme.
In chiusura del suo discorso il Segretario Ciavatta ha condiviso con gli ospiti del convegno la speranza di essere sempre uniti e compatti perché “l’unione fa la forza”.