Attentati a Barcellona e a Cambrils: BASTARDOS!

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L’attentato alle Ramblas di Barcellona, al quale è seguito a notte fonda quello di Cambrils, ottimamente narrato dal live de El Pais, com’era naturale che fosse ha scatenato la reazione delle persone sui social.

Abbiamo monitorato le conversazioni sui social sia relativamente a #Barcelona che a #Barcellona così da avere un panorama sia delle reazioni a livello internazionale, con il primo hashtag, che il dettaglio del nostro Paese, con il secondo tag.

Per quanto riguarda #Barcelona, al momento della redazione di questo articolo, vi sono state 2.9 milioni di citazioni. Il picco massimo è stato raggiunto tra le 19:00 e le 19:45 con 155.522 mention. Il 46.8% delle citazioni sono dalla Spagna, che inevitabilmente fa la parte del leone essendo coinvolta direttamente, seguita dal 20.6% degli USA e 4.5% del Regno Unito.

I tre post che hanno generato maggior engagement sono stati, quello di Worldstar su Instagram [con 12.6 milioni di follower], che riproponendo le condoglianze di Barack e Michelle Obama, ha totalizzato 287.265 like ed oltre 3mila commenti. Segue il tweet della Guardia Civil che, come avevo fatto anche io nel mio piccolo, invita a non diffondere immagini e video dell’attentato, e delle vittime, sui social. Idea assolutamente condivisibile che infatti viene ritwittato 46.992 volte, ha 37.846 Like e 779 replies. In terza posizione per livello di coinvolgimento troviamo il tweet di solidarietà al popolo spagnolo del Presidente della Repubblica Francese, Emanuell Macron, con 19.338 RT, 47.476 Like e 558 replies.

Il peggio, ancora una volta, viene dal Presidente USA, Trump, che si schiera a favore di presunte pratiche di tortura delle persone di religione islamica ottenendo 22.976 RT, 79.042 Like e 59.827 risposte tutte da leggere.

In specifico riferimento all’Italia invece, l’hashtag #Barcellona viene citato 107.600 volte. Il picco massimo viene raggiunto con leggero ritardi rispetto all’internazionale: tra le 19:15 e le 19:30, con 5.887 citazioni.

I tre post che hanno generato maggior coinvolgimento sono stati, quello di Vittorio Sgarbi, che come d’abitudine, quando non parla di arte, le “spara grosse” e scatena il dibattito tra pro e contro posizioni “forti”, estremiste, per debellare il terrorismo. Il tweet di Sgarbi totalizza 2.571 RT, 4.653 Like e, appunto, raccoglie 433 risposte.  Secondo è il tweet di Fedez che con un semplice «mi fa male il mondo» viene rilanciato 1.386 volte, ottiene 4.601 like e 74 risposte, prevalentemente di approvazione. Al terzo posto il nostro Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la cui solidarietà alle autorità spagnole ed alle persone colpite totalizza 1.563 RT, 3.683 LIke e 399 risposte, che perlopiù sono di critica.

Il cluster della conversazioni, alla cui realizzazione, oltre ai due succitati, è stato aggiunto anche l’hashtag #lasRamblas, mostra l’aggregazione dei temi con una polarizzazione che oltre che linguistica è di tematiche ed orientamento verso i fatti.

Infine, la tag cloud, con l’analisi del sentimento – verde positivo e rosso negativo – mostra naturalmente la forte criticità, un sentimento prevalentemente negativo dovuto a dolore, rabbia e, ahimè, con troppa frequenza anche odio.

A margine si segnala la prima pagina di Marca, il principale quotidiano sportivo spagnolo, che oggi titola: «Oggi non possiamo parlare di sport» e quella de la Razon, quotidiano generalista spagnolo, che sceglie una soluzione di pulizia grafica di forte impatto.  L’infografica sottostante riassume i principali dati sin qui esposti.

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