L’Ambasciatore d’Italia Guido Cerboni in visita a TIM San Marino

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San Marino. L’Ambasciatore d’Italia in San Marino Guido Cerboni ha incontrato oggi l’Amministratore Delegato di TIM San Marino Cesare Pisani, utile occasione per conoscere da vicino l’Azienda di telecomunicazioni che rappresenta sul Titano la capogruppo TIM S.p.A. e che costituisce una delle più importanti realtà industriali del Paese.

Durante l’incontro sono stati presentati all’Ambasciatore Guido Cerboni, i risultati raggiunti da TIM San Marino e l’impegno della Società nello sviluppo del settore delle telecomunicazioni nel Paese.

“TIM rappresenta una delle più importanti aziende italiane e riveste un ruolo strategico nello sviluppo dell’economia italiana” ha affermato l’Ambasciatore Guido Cerboni, esprimendo la sua soddisfazione per la visita alla controllata TIM San Marino e per l’impatto positivo generato dalla medesima nel territorio sammarinese in termini di sviluppo, indotto e di crescita economica.

“Un’occasione importante e per noi un grosso onore ricevere oggi la visita dell’Ambasciatore – ha dichiarato Cesare Pisani Amministratore Delegato di TIM San Marino – che testimonia l’amicizia che lega l’Italia alla Repubblica di San Marino e gratifica l’impegno e gli investimenti che TIM San Marino sta portando avanti nel Paese per raggiungere l’eccellenza nei servizi e nella relazione con il cliente.”

Durante l’incontro sono stati affrontati vari temi di interesse strategico per lo sviluppo del settore ed è stata rilevata  l’importanza per la Repubblica di San Marino di avvalersi della collaborazione del Gruppo TIM, il principale operatore di telecomunicazioni italiano.

“La collaborazione tra TIM e la Repubblica di San Marino – ha sottolineato l’Ambasciatore Cerboni – rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo del Paese e per le relazioni italo-sammarinesi. Ne sono testimonianza il recente accordo per la sperimentazione dei servizi 5G, che porterà San Marino ad essere il primo stato europeo ad utilizzare le reti del futuro, e l’aver messo il paese in condizione di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea con 3 anni di anticipo”.

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