Barricate e scontri a Barcellona, mezzo milione nelle strade. Il centro della città completamente paralizzato. Salta anche la partita Barca-Real

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Scontri a BarcellonaScontri a Barcellona} Oltre mezzo milione di persone scese in piazza, strade bloccate, voli cancellati, il centro di Barcellona completamente paralizzato e ancora disordini, cariche della polizia e arrestile proteste contro la condanna al carcere per i nove leader separatisti catalani sono arrivate al quinto giorno di fila, con quella che finora è stata la manifestazione più imponente, convocata insieme a uno sciopero generale indetto da alcune sigle sindacali indipendentiste. La città è stata letteralmente presa ostaggio dalla protesta. Pesante il bilancio degli scontri: almeno 44 i feriti nella giornata di scontri. Lo riferiscono i servizi di emergenza medica, citati da La Vanguardia, aggiungendo che nella sola Barcellona le persone ferite sono state 34, di cui 5 trasportate in ospedale. La polizia ha confermato che due agenti sono rimasti feriti. Una folla di centinaia di migliaia di sostenitori della causa separatista – 525.000 persone secondo la polizia municipale -, è arrivata da tutta la regione e si è riversata nella capitale catalana. Dopo tre giorni di marcia, sono confluiti nel pomeriggio nel centro cittadino i cinque cortei che erano partiti mercoledì scorso da Girona, Berga, Vic, Tarrega e Tarragona. Una prova di forza che ha fatto esultare il presidente della Generalitat catalana Quim Torra: “La marcia per la libertà ha riempito il Paese! Vinceremo e andremo avanti”. La fiumana di persone ha bloccato le principali vie d’accesso alla città: una ventina le strade off limits, tra le quali la principale arteria transfrontaliera che collega la regione autonoma con la Francia.

Intanto, in Belgio, dopo essersi presentato volontariamente alle autorità, Carles Puigdemont è stato rilasciato. “Sono stato rilasciato senza cauzione, resto a disposizione della giustizia belga. Non lascerò il Paese”, ha detto ai media l’ex presidente della Catalogna. Lunedì un giudice spagnolo aveva emmesso un nuovo mandato di arresto internazionale per Puigdemont con l’accusa di sedizione e appropriazione indebita per la fallita secessione catalana dell’ottobre 2017.

E ormai è ufficiale, il ‘classico’ Barcellona-Real Madrid è stato rinviato. La partita non si giocherà il prossimo 26 ottobre. La federcalcio spagnola, dopo la riunione del comitato delle competizioni, ha ufficializzato il rinvio per ragioni di sicurezza alla luce degli scontri di questi giorni nella città catalana. I due club sarebbero orientati a recuperare la partita mercoledì 18 dicembre.

Fonte ANSA

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