Banche, vediamo chi sono i grandi debitori

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San Marino. Faccia a faccia tra il numero uno di ABI, Antonio Patuelli, e l’omologo sammarinese, il presidente ABS Matteo Mularoni. C’è grande fermento nel settore bancario sammarinese per l’accelerazione impressa dal governo, per la nomina del nuovo presidente di Carisp (attesa per la prossima settimana) e per questo vertice, avvenuto mercoledì 11 gennaio a Palazzo Altieri, terminato con una nota congiunta.

Che è sempre positiva, a questi livelli. È segno di dialogo, ma anche di unità di intenti, soprattutto di fronte a problemi importanti come quelli che sta vivendo il settore bancario sammarinese.

Ma rimaniamo nella cronaca. Abs chiarisce che l’incontro rientra “tra quelli programmati dalla nuova Presidenza nell’intento di interloquire con le più importanti istituzioni e organizzazioni politiche, sociali e culturali, per assumere attivamente un ruolo decisivo e propulsivo nello sviluppo economico e sociale della Repubblica di San Marino, dopo il superamento di complesse relazioni finanziarie con l’Italia”.

Infatti, c’è piena intesa tra le due associazioni bancarie, spiega la nota, che sottolinea “lo sviluppo del sistema bancario sammarinese e del mondo bancario italiano ed europeo”.

Quindi “è stato condiviso l’obiettivo di una più intensa collaborazione innanzitutto bancaria e finanziaria fra San Marino e l’Italia, nell’Unione Europea e in un mondo sempre più globalizzato”.

La nota prosegue rimarcando che “il percorso intrapreso da San Marino per il superamento delle problematiche è stato particolarmente apprezzato dal Presidente Patuelli”. Lo stesso numero uno di Abi ha promosso “le scelte decise ed anche coraggiose operate in questi ultimissimi anni, per superare le problematiche preesistenti, in particolare, nel diritto dell’economia, per la trasparenza dei e nei mercati, nella lotta al riciclaggio e all’evasione fiscale”.

Mentre il presidente di Abs, Mularoni, ha evidenziato “i punti cardine del proprio programma che prevedono strumenti e iniziative rigorose per la soluzione della tematica dei Non Performing Loan, quali il sostegno al processo di revisione della qualità degli attivi, l’istituzione della Centrale Rischi e l’avvio di stringenti ed efficaci azioni di recupero dei crediti”. In particolare, rispetto alla recente proposta di Patuelli sulla pubblicazione dei nominativi dei debitori che ostacolano la ripresa, Mularoni spiega che c’è “piena condivisione” anche da parte di Abs.

“A San Marino- spiega- abbiamo avviato un percorso virtuoso basato su rinnovamento e sviluppo, mettendo al centro la trasparenza alla quale non ci sottraiamo”. Ancora più in dettaglio, Mularoni prosegue spiegando che nel programma del suo mandato il tema dei grandi debitori è indicato sin dal principio quale priorità. “Vogliamo evitare una situazione di diseguaglianza tra gli operatori- conclude- che favorisca chi i debiti non li paga, compromettendo le imprese virtuose con conseguente perdita della forza lavoro”.

Tutto questo è un chiaro segnale di discontinuità con quel passato che ci ha portato alla situazione attuale. Il problema adesso è capire quali scelte verranno effettuate per raggiungere gli obiettivi preposti e, soprattutto, per sanare le tante situazioni si scaricherà ancora una volta sullo Stato.

Non ci sono più risorse, nessun privato, ormai da tempo, viene ad investire, e le strade per la soluzione sembrano davvero poche.

Forse qualcosa di più si saprà domani. Dopo l’incontro che ABS ha richiesto a tutti i partiti.

a.ve.

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