Quasi la metà delle imprese non trova lavoratori sammarinesi

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San Marino. Per quasi la metà delle aziende sammarinesi trovare personale in territorio è un’impresa veramente “titanica”. Il dato emerge dal primo questionario telematico sul fabbisogno formativo e occupazionale, inviato a tutte le imprese sammarinesi dalla segreteria di Stato con delega al Lavoro, in collaborazione con il Centro di formazione professionale, ha difficoltà a reperire personale tra sammarinesi e residenti il 47% delle imprese e “la motivazione prevalente – ha spiegato Milena Gasperoni, direttrice del Cfp – è che non è disponibile la figura richiesta in territorio”. Nessun problema invece per il restante 52% delle aziende che hanno risposto al questionario, iniziativa che ha avuto complessivamente “una buona partecipazione”.

Il dato conferma la necessità di una formazione mirata. Il questionario “ci darà due possibilità – ha chiarito il segretario di Stato per il Lavoro, Andrea Zafferani – migliorare l’efficacia dei corsi di formazione del Cfp, più tarata sulle esigenze manifestate dalle imprese”. E il secondo obiettivo sarà quello di “offrire anche una strada migliore di orientamento per gli studenti, sapendo già cosa chiedono le imprese”. Su questa strada si colloca anche una delle proposte inserite nel progetto di legge sullo sviluppo economico. “Si prevede – ha ricordato il segretario Zafferani – che per l’apprendistato gli sgravi possano essere tarati sulla base della rispondenza tra formazione ottenuta e le necessità emerse dal questionario”. Dalle risposte delle imprese, emerge inoltre che al loro interno le aziende fanno poca formazione: in 68 su 100 i dipendenti non hanno partecipato a corsi e, nelle restanti, “la maggioranza dei corsi cui hanno aderito sono quelli obbligatori per legge”, ha spiegato la Gasperoni.

Per il prossimo anno 23 aziende su 100 prevedono di assumere personale, di questi “per il 28% sono turn over, per il 57% per l’espansione della propria attività”. Le figure professionali indicate come necessarie “per la maggioranza sono impiegati professioni tecnici – ha asserito il direttore del Centro di formazione professionale – quindi ingegneri, geometra, periti, figure rispetto cui c’è molta richiesta e poca disponibilità in graduatoria”. Tra le professionalità richieste anche quelle di operai specializzati, tecnici It, impiegati con la conoscenza di lingue straniere. Una novità è rappresentata dalla ricerca di personale addetto al web marketing e social media, più che al semplice marketing, prosegue la Gasperoni. Ma quello che in generale emerge è l’esigenza di competenze trasversali su tutte le professionalità richieste: conoscenza di lingue e delle nuove tecniche di comunicazione, per esempio. Se quindi “da un lato il lavoro specifico si impara all’interno dell’azienda – conclude la direttrice – dall’altro il bagaglio di competenze trasversali bisogna già averlo”.

 

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