UNAS: otto istanze d’arengo a difesa dell’impresa artigiana

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San Marino. Lavoro nero, incentivi all’occupazione giovanile, ma soprattutto correttivi per il trattamento contributivo e previdenziale, perché sia più “equo” nei confronti degli artigiani e delle loro imprese. UNAS, Unione Nazionale Artigiani Sammarinesi, torna a ricorrere all’istituto di democrazia diretta preferito dai sammarinesi, ovvero l’Istanza d’Arengo, per sollevare temi cari alla categoria e per portarne il dibattito direttamente in Consiglio Grande e Generale. Nella prima domenica dall’insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, giorno di presentazione delle istanze dei cittadini per il prossimo semestre, ben 8 petizioni sono state presentate da UNAS, ovvero dai membri (tutti cittadini sammarinesi) del proprio direttivo.

Tra le istanze d’Arengo targate UNAS, tre hanno per oggetto una maggior equità di trattamento contributivo per le imprese individuali, revisione equa del calcolo della diaria per malattia e, soprattutto, per la tutela dell’indennità durante il periodo di maternità delle imprenditrici artigiane e non solo. Per entrare nel merito di alcune delle otto, in particolare, una prima Istanza mira a richiedere l’introduzione di “un nuovo metodo di definizione del Reddito di impresa individuale, per evitare distorsioni contributive tra medesime attività esercitate con forma giuridica diversa”.

In una impresa individuale, identica per dimensione, diversa sostanzialmente solo per la ragione sociale, tutto il reddito d’esercizio viene imputato al titolare come reddito proprio – motiva UNAS – assoggettando il tutto anche agli aspetti contributivi con una pressione fiscale e contributiva esagerata”. La proposta di UNAS non solo “renderebbe equivalente e non penalizzante il confronto tra realtà dello stesso settore, ma con forma giuridica differente”. In più limiterebbe la migrazione giuridica, creando “un vantaggio sociale – prosegue l’Istanza – attraverso la tutela delle imprese individuali, sempre illimitatamente responsabili”.

Altre due istanze d’Arengo chiedono poi di intervenire sulla diaria per malattia o maternità degli artigiani e lavoratori autonomi in generale. La prima punta a modificare la normativa per “annullare le distorsioni  di calcolo”. Infatti, con l’attuale, al lavoratore autonomo “viene rapportata l’attività ai periodi in cui non è stato imprenditore, incidendo negativamente e ingiustamente sull’indennità giornaliera”. (Si chiede di computare l’indennità ai giorni effettivi di attività). La seconda istanza d’Arengo, sullo stesso tema, chiede invece di intervenire sulla normativa per “garantire una dignitosa diaria giornaliera per malattia e maternità degli artigiani e dei lavoratori autonomi in genere”.

La proposta dell’Associazione è di considerare, parimenti a quanto avviene ai fini previdenziali, quale reddito a calcolo quello minimo figurativo “a garanzia di sostegno dignitoso nei periodi di inabilità temporanea”. Anche le altre 5 istanze d’Arengo presentate da UNAS ai Reggenti mirano a tutelare gli Artigiani e sollevano richieste correttive delle attuali norme: verranno illustrate in dettaglio nei prossimi giorni.

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