LaPP, il nuovo Pocket Park Landeres a San Benedetto Val di Sambro

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I LaPP, Landeres Pocket Park, reinterpretando il concetto amministrativo alla base della nostra storia urbanistica, intendono generare nuovi elementi di centralità attorno ai quali “incardinare” la rigenerazione urbana dei centri abitati, per restituirli alla comunità locale in una modalità capace di esercitare funzioni sociali e ambientali, mutuando il concetto di Cardo con cui l’antico popolo romano indicava l’asse su cui veniva incardinata la struttura urbana.

I Pocket Park (dall’inglese, letteralmente Parchi Tascabili) rappresentano, di fatto, un nuovo concetto di rigenerazione di spazi aperti, dimenticati, abbandonati o degradati e disseminati all’interno dei tessuti urbani delle città di ogni dimensione. Spazi aperti che hanno la sola funzione di attraversamento, utilizzati come conduttori di altri spazi aperti per spostarsi da un punto all’altro della città e che invece sono dotati di grandi potenzialità se riscoperti e reinterpretati, in grado di trasmettere un diverso immaginario urbano.

É questo il caso del nuovo LaPP di San Benedetto Val di Sambro, piccola municipalità dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese che ha il merito di aver intuito in anticipo le relazioni vitali di cui i Pocket Park sono portatori e promotori, dotando il piazzale antistate la casa comunale della sua vera identità e natura, elevandolo a luogo di accoglienza, dove riposare, giocare, trascorre momenti di relax, in modo che ogni fruitore possa riconquistare quell’equilibrio spaziale che nel tempo ha perso o dimenticato, luogo collettivo come spazio delle relazioni per dare vitalità al tessuto urbano e alla sua gente.

Progettato con pochi elementi in lega di Magnesio che assumono la forma minimale di sedute o contenitori di piante, il nuovo LaPP a San Benedetto ha ribaltato la prospettiva del piazzale del Comune, precedentemente sottoutilizzato e percepito come “vuoto”, attivando una serie di nuove funzioni e opportunità spiegabili attraverso le seguenti parole chiave: Città, Identità, Riconoscibilità, Connessione, Trasformazione, Incontro, Accoglienza, Replicabilità, Nuove Tecnologie, Urban Design.

Inaugurato il 25 Aprile 2018, realizzato grazie al sostegno dell’Amministrazione locale e alla collaborazione di Mg12 Magnesium European Network, ABC Appennino Bene Culturale, ESA Excellentia Superior Animus, Cosmoprof, Mateca, Bysteel e Viavaio Martignoni, il Landeres Pocket Park, si candida a diventare il primo tassello di un nuovo sistema di parchi e spazi verdi urbani, trasferibile ad ambiti più ampi nello stesso Comune di San Benedetto e ad altri di diverse dimensioni all’interno del sistema dell’Appennino Bolognese, presso quei Comuni dell’Unione che sapranno cogliere le stesse opportunità.

Davide Natale, paesaggista – Coordinatore e Designer Landeres

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