Agricoltura, per Rete è importante aprire una riflessione

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Movimento Rete:

“Una riforma dell’agricoltura, di questi tempi, in un contesto complicato e difficile, potrebbe sembrare un obiettivo secondario. Ma se si pensa che l’agricoltura produce cibo per 8 miliardi di essere umani, la portata del proposito diventa grandissima. Sulla riforma dell’agricoltura si è parlato durante la recente convocazione della IV Commissione Consiliare Permanente e, in questa occasione, RETE ha voluto offrire una sua riflessione, che fa seguito al lavoro espresso anche nelle precedenti legislature. Innanzi tutto: sostenibilità, come unica via per attuare modelli di produzione e di consumo sani.
Per ovvie ragioni territoriali e per limitato numero di operatori agricoli, San Marino non può puntare su produzioni di massa, o aspirare al mercato globale. L’unica carta da giocare è dunque quella della “qualità”, in un contesto dove “locale” e “sovrano” coincidono. Una peculiarità che permetterebbe di aprire collaborazioni sia con i nostri vicini, sia con enti internazionali che possono riconoscere in San Marino un modello economico.
Oggi, la qualità fa rima con biologico, che è la sfida di ogni produzione di eccellenza. Un obiettivo che, come ha sottolineato RETE, può essere raggiunto con l’eliminazione degli OGM. Le colture massive impostate sugli OGM hanno rilevato danni, spesso irreversibili, agli ecosistemi, hanno provocato l’inquinamento delle acque e una drastica riduzione degli insetti buoni. Salvaguardare le colture dagli OGM significa affermare un modello di produzione oramai riconosciuto a livello mondiale, capace di garantire una maggiore eco-sostenibilità dei sistemi produttivi ed un ulteriore salto di qualità verso l’agricoltura biologica a beneficio dei consumatori, del territorio e della biodiversità.
RETE si augura di aprire un dibattito costruttivo su questi temi, al fine di arrivare ad una riforma dell’agricoltura che non si basi meramente su semplici sussidi economici, ma diventi un comparto modello anche per altre realtà”.