Il Consiglio, le banche e le nomine

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San Marino. Il Consiglio Grande e Generale è convocato per tre giorni, da lunedì 16 a mercoledì 18. L’attenzione è tutta sulla nomina del presidente della Fondazione della Carisp, ma ci sono altri argomenti assai delicati su cui bisognerà prestare attenzione.

La Carisp. Venerdì pomeriggio, vigilia di un weekend immaginiamo molto laborioso, si è tenuto un incontro convocato dal governo con tutte le forze politiche per un confronto allargato e decisivo al fine si arrivare ad una decisione il più possibile condivisa.

Invece, al di là del classico minuetto di belle intenzioni, non si è andati. Proposti i criteri che dovranno guidare la scelta, le caratteristiche professionali del candidato, la sammarinesità. E poi l’auspicio al confronto, alla condivisione e ad un voto finale sostenuto dalla più ampia maggioranza possibile. Infine, l’intenzione di indicare una rosa di nomi, una rosa di cinque petali, ma senza dire quali siano questi nomi.

Siccome lunedì è molto vicino, questo può solo significare che le “battaglie” a monte non sono per niente risolte, che la sfida tra i “poteri forti” è ben lungi dall’essere giunta ad epilogo. E che il governo, il nuovo governo, è esattamente nel mezzo. Per questo il coinvolgimento con le altre forze politiche è rimasto a livello di superficie.

L’altro nodo da sciogliere, è quello sulle commissioni. La legge proposta da Rete per garantire la rappresentatività democratica, sostanzialmente è destinata ad essere bocciata. Il governo ha già detto di no a tutto: le commissioni consiliari rimangono come sono: 8 membri alla maggioranza, compreso il presidente, 7 all’opposizione. Anche se i due partiti più grandi si troveranno ad avere un solo rappresentante come i partiti più piccoli.

Poi si vedrà cosa succederà nelle altre commissioni, ovvero se la presidenza verrà realmente offerta alle opposizioni o se ancora una volta l’asso prenderà tutto.

Infine, scorrendo l’ordine del giorno si trova una grande assenza. La legge contro i furbetti della monofase, che tanto clamore e tanta attesa aveva suscitato, non c’è. Era stata depositata il 2 gennaio per essere avviata all’iter consiliare. Cerano i tempi e i modi per essere inserita nell’odg di questa seduta. Cosa è successo?

Per fortuna c’è la legge per abrogare il raddoppio del finanziamento pubblico ai partiti in occasione delle elezioni. Sembrano tutti d’accordo, speriamo che non ci siano soprese durante la votazione. Ma siamo solo alla prima lettura.

a.ve.

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