Tre leggi in prima lettura per il Consiglio

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San Marino. Il Consiglio Grande e Generale, esaurito il comma sulla nomina del presidente della Fondazione Carisp, entra nel pieno della sua funzione legislativa con ben tre leggi in prima lettura. Sono tre leggi di argomenti molto diversi, che scaldano l’Aula, nonostante, per tradizione, le prime letture non muovano il dibattito.

Così è stato per il progetto di legge di iniziativa legislativa popolare “Norme in materia di procreazione cosciente e responsabile” presentato da un gruppo di cittadini, primo firmatario Vanessa Muratori. Implicitamente si parla di aborto e l’ideologia spacca l’Aula in due: da una parte i sostenitori della vita, in qualsiasi condizione di salute, di famiglia, di stato sociale; dall’altra coloro che rivendicano il diritto alla libertà di scelta della donna, che però deve essere supportata da una serie di strutture sociali e sanitarie.

Dibattito quanto mai acceso anche sul progetto di legge qualificata “Valorizzazione della rappresentanza della minoranza consiliare” presentato dal Gruppo Consiliare di Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme. L’argomento è delicato perché tocca il ruolo dei partiti nella loro collocazione assegnata dalle urne, ma con una diversa impostazione rispetto ad un passato anche recente, dove le minoranze erano considerate – e trattate – un gradino più in basso. E così volano accuse, quando va bene ci si ferma alle provocazioni, tra chi è sempre stato al governo e ora si trova dall’altra parte, tra chi al governo c’è adesso e non vuole interferenze, e chi guarda un po’ più lontano perché comunque la ruota gira.

Infine la proposta con le “Modifiche alla Legge 23 novembre 2005 n.170 – Finanziamento dei Partiti e dei Movimenti politici” che intende eliminare il raddoppio del finanziamento in occasione delle elezioni. Cavallo di battaglia di molte liste nella recente campagna elettorale, ma non della DC, che chiede una revisione generale della legge in funzione della struttura dei partiti e del numero dei tesserati.

In coda all’ordine del giorno, da discutere in serata, sei istanze d’Arengo. Ecco i rispettivi argomenti:

– perché siano intraprese le misure più opportune al fine di riequilibrare la rappresentanza politica in termini di genere (istanza n.8)

– per l’attivazione di un iter di procreazione medicalmente assistita in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale della Repubblica Italiana (istanza n.12)

– perché le disposizioni dell’articolo 15, lettera c), della Legge 11 febbraio 1983 n.15 (Riforma del sistema pensionistico) siano riformate in modo da includere tra i superstiti anche i coniugi aventi differenza di età superiore ai venti anni che abbiano contratto matrimonio anche successivamente al compimento dei settant’anni d’età da parte del coniuge poi deceduto (istanza n.19)

– per il restauro e la ricollocazione della lapide commemorativa del primo anniversario dell’Arengo dei Capifamiglia celebratosi nel 1906 (istanza n.14)

– perché sia ripristinata la collocazione originaria del Crocefisso esposto nella Basilica del Santo (istanza n.15)

– perché i dati riguardanti la raccolta differenziata dei rifiuti siano pubblicati con cadenza trimestrale sul sito web dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (istanza n.16)

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