Consulenti esterni, la storia continua

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Milanese di nascita, di sangue sammarinese, questo paese mi ha adottata 14 anni fa; nel 2013 vi ho fondato la Bart Comunicazione e Marketing che opera nel settore della comunicazione e degli eventi, dell’ufficio stampa e delle pubbliche relazioni.

Lavoro stabilmente con alcune grandi aziende fiori all’occhiello dell’imprenditoria di questo territorio; provengo da due anni di collaborazione con la Pubblica Amministrazione, prima come Communications Manager del Padiglione del nostro Paese a Expo Milano 2015, poi come addetto stampa della Segreteria di Stato per il Turismo e lo Sport. Sono laureata in Pubbliche Relazioni presso l’Istituto Universitario di Lingue Moderne IULM di Milano e ho frequentato un Master in Comunicazione Politica. Mi dicono che sono brava nel mio lavoro.

E allora mi chiedo come sia possibile che il Congresso di Stato in una delibera dello scorso 26 febbraio abbia dato incarico a una società di Milano, tale Report Relazioni Pubbliche srl, affinché gestisca le relazioni con i media e svolga un’attività di consulenza e collaborazione nel settore della comunicazione senza prima aver consultato le aziende che operano a San Marino in quello stesso settore, ivi compresa quella di cui sono titolare. Perché non un bando di gara o una richiesta di preventivo? I nostri governanti dovrebbero sapere che nel loro Paese esistono aziende con competenze simili (almeno di me sicuramente sanno, visto che a un paio di loro mi sono recentemente presentata, nel caso ancora ignorassero chi io sia e cosa faccia!), quindi perché andarle a cercare fuori? A 36.000,00 euro per 10 mesi poi? Non abbiamo forse noi realtà di diritto sammarinese, a parità di offerta, più diritti a opportunità nel nostro paese dei forestieri?

Le condizioni che mi hanno portato a preferire San Marino alla mia Milano si stanno esaurendo tutte, una dopo l’altra; mi ero illusa che questa piccola ma sovrana realtà avrebbe privilegiato il merito e il talento delle sue persone e delle aziende che, nonostante le difficoltà, ancora ci credono e si sforzano di sopravvivere. Mi sbagliavo. Non è nel mio stile fare polemica ma la delusione questa volta è grande e ho deciso di non tacere.

Laura Franciosi

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