PSD, cosa succede alla SMI?

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Il PSD interviene sulla vicenda SMI, in liquidazione coatta dal 9 luglio 2012. Nell’interpellanza che riportiamo di seguito chiede in sostanza cosa voglia fare il governo e quali siano le sue intenzioni per tutelare il risparmio delle famiglie sammarinesi.

“In considerazione delle importanti azioni tese alla difesa del risparmio dei cittadini sammarinesi condotte dalle istituzioni negli ultimi anni a per contrastare gli effetti della crisi finanziaria attraverso azioni di salvataggio o di incentivo di imprese bancarie e finanziarie;

valutando che ad oggi, per il l’impegno sopra descritto, nessun risparmiatore, non speculatore, sammarinese si è trovato privato dei suoi beni;

alla luce della situazione della società finanziaria SMI in liquidazione coatta amministrativa dal 9 luglio 2012;

considerata l’apparente mancanza di sviluppi positivi e di informazioni prodotte dai commissari, in particolare non si conosce lo stato delle azioni di recupero;

considerato altresì che i ricorsi presentati relativamente alla composizione dello stato passivo, depositato in tribunale a fine 2013, gli stessi non hanno ottenuto ancora risposta e che sia invece necessario che il detto stato passivo si consolidi e divengano definitivamente certi i creditori che hanno diritto a partecipare ognuno per il suo grado al riparto della liquidazione;

data la circostanza delle dimissioni dei componenti del Comitato di Sorveglianza della SMI, di cui non si conoscono le ragioni;

tenendo in considerazione che tra i creditori della SMI vi sono circa 50 famiglie per lo più sammarinesi, che hanno utilizzato la SMI quale veicolo per il loro risparmio che ammonta ad una cifra di oltre 6 milioni di euro;

alla luce del fatto che l’ammontare dei sequestri sia già superiore alla suddetta cifra;

tenuto conto del fatto che già nel 2015 uno dei suddetti risparmiatori è deceduto e che gli eredi non solo non hanno potuto riottenere i risparmi del loro caro, ma ne hanno dovuto comunque pagare la tassa di successione;

essendo chiaro che con il passare del tempo aumentano le probabilità di perdita del patrimonio e degli investimenti della SMI, aumentano i costi per la gestione della liquidazione e quindi, in definitiva, si mettono a rischio i risparmi suddetti e lo situazione economica delle famiglie.

SI  INTERPELLA IL GOVERNO PER SAPERE

  • le motivazioni delle mancate informazioni sul lavoro dei commissari;
  • lo stato di fatto della liquidazione coatta amministrativa e in particolare le azioni di recupero a sostegno delle suddette famiglie;
  • le intenzioni e le azioni del governo al fine che la vicenda abbia una conclusione veloce e positiva.

IRO BELLUZZI

DALIBOR RICCARDI

Si associa il consigliere GIAN CARLO CAPICCHIONI  per ottenere risposta scritta.

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