Il saluto dei Capitani Reggenti

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Ultima seduta consiliare per i Capitani Reggenti Fabio Berardi e Marino Riccardi. Il saluto di fine mandato è una consuetudine molto apprezzata, che peraltro si affianca, in questo caso, anche al commiato dalla politica. Entrambi infatti non si sono ricandidati e quindi lasceranno il Consiglio dopo una militanza di lungo corso. Il loro, nelle parti pronunciate a braccio, è un saluto pieno di pathos, in qualche tratto anche commovente. Tanto che, per la prima, l’Aula risponde attraverso la voce di tutti i capigruppo consiliari per ringraziare i Reggenti per l’equidistanza, l’alto senso delle istituzioni, la sobrietà, la sensibilità, l’equilibrio, la coerenza di comportamento, la capacità di gestire situazioni complesse.

Ecco di seguito il testo ufficiale del saluto di commiato dei Capitani Reggenti, cominciando da S.E. Riccardi e quindi proseguire con quello di S.E. Berardi

Signori Consiglieri,

Signori Segretari di Stato,

al termine di questa sessione consiliare, l’ultima del nostro mandato reggenziale, desideriamo rivolgere un breve indirizzo di saluto.

A voi tutti esprimiamo il nostro più sentito ringraziamento per la collaborazione e la disponibilità mostrata, nei vari ambiti istituzionali e nei diversi incontri, dando prova dell’impegno e del senso di responsabilità richiesto non solo dall’alto mandato cui siete stati chiamati ma anche dalla delicatezza di questo periodo segnato da momenti di grande rilevanza per la vita democratica e istituzionale del Paese, quali la consultazione elettorale e il conseguente avvio della nuova legislatura.

In questa complessa e delicata fase di transizione, abbiamo sempre cercato di operare con quello spirito di servizio e quel senso dello Stato che sono indispensabili per adempiere in ogni momento dell’attività istituzionale al ruolo di garanti super partes e per poter rappresentare un punto di riferimento per tutti i Sammarinesi.

Ci siamo adoperati per ricercare, nel superiore interesse del Paese, la fattiva collaborazione e la più ampia condivisione delle forze politiche, con una profonda consapevolezza dei sentimenti di incertezza e di preoccupazione della popolazione per la situazione di perdurante crisi così come degli impegni assunti in campo internazionale dalla Repubblica.

Terminata la fase degli adempimenti istituzionali legati al passaggio di legislatura, c’è ora la necessità e l’urgenza di confrontarsi su temi di grande rilevanza e delicatezza per il nostro Paese.

Auspichiamo, pertanto, che questa Aula possa sempre essere sede di un confronto responsabile e costruttivo e con il pieno coinvolgimento di tutte le rappresentanze politiche per poter giungere alle soluzioni migliori per l’intera collettività.

È quindi fondamentale che il Consiglio Grande e Generale – cui compete un ruolo centrale nella vita politica e istituzionale del Paese – riesca finalmente a darsi nuove norme per operare in maniera più puntuale e incisiva. Il nostro augurio è che l’iter di approvazione del progetto di legge sul Regolamento del Consiglio Grande e Generale possa procedere speditamente e con la più ampia condivisione possibile sui contenuti.

Una maggiore efficienza e speditezza dei lavori consiliari, pur nel rispetto della dialettica democratica, è condizione indispensabile anche se non sufficiente per dare in tempi brevi risposte ai problemi più urgenti del Paese. Perché questo deve essere l’obiettivo prioritario di chi si impegna in politica, ed è proprio sulla capacità di creare sviluppo e nuove prospettive occupazionali che oggi si gioca, anche a San Marino, la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni e la credibilità della politica.

Signori Consiglieri,

Signori Segretari di Stato,

il compito che siamo stati chiamati ad affrontare in questo semestre è stato indubbiamente impegnativo e delicato, implicando il passaggio tra due legislature e due diversi governi. Per la prima volta, a seguito dell’esito del primo turno di votazioni, abbiamo sperimentato anche il ricorso al ballottaggio.

Non sono mancate le preoccupazioni e le tensioni in settori delicati come quello bancario e quello giudiziario. Ma abbiamo cercato di operare con dedizione e il massimo impegno, e soprattutto improntando il nostro agire a principi di imparzialità.

Il nostro semestre termina con la Conferenza che tra qualche giorno vedrà nuovamente riuniti sul Titano i Presidenti dei Parlamenti dei Piccoli Stati d’Europa. Un appuntamento che offre una preziosa opportunità di rafforzare il dialogo e la collaborazione con Stati ai quali ci unisce la volontà di portare avanti un percorso comune che possa meglio salvaguardare e valorizzare i nostri caratteri identitari e le nostre peculiarità. Da generazioni siamo custodi di uno straordinario patrimonio di valori che ci hanno permesso di ottenere il prestigioso riconoscimento e di divenire Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Con il mandato reggenziale, si conclude anche il nostro impegno in ambito istituzionale.

Nel rinnovare a Voi tutti la nostra gratitudine per la collaborazione e l’impegno mostrati nel corso dell’attività istituzionale che abbiamo presieduto, formuliamo il più sentito auspicio affinché la prosecuzione del vostro mandato possa produrre i migliori risultati per il bene comune della Repubblica, nel più ampio confronto e nella più ampia comprensione.

È nostro desiderio esprimere vive felicitazioni ai Capitani Reggenti eletti Mimma Zavoli e Vanessa D’Ambrosio unitamente ad un sincero augurio per l’impegnativo lavoro che li attende nel prossimo semestre.

Ringraziamo infine l’Ufficio di Segreteria, l’Ufficio Segreteria Istituzionale e il suo insostituibile Dirigente, l’Avvocato Giovanna Crescentini, il Cerimoniale dello Stato, il Magistrato Dirigente, Uditore della Reggenza, gli operatori istituzionali e il personale di Palazzo Pubblico, la Guardia del Consiglio e tutti i Corpi Militari, per la preziosa opera di supporto svolta in questo semestre, mostrando attaccamento e dedizione verso l’Istituto della Reggenza e più in generale verso le Istituzioni della Repubblica.

A tutti voi, Signori Consiglieri e Signori Segretari di Stato, il nostro più cordiale saluto unito all’augurio di buon lavoro.

 

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