Cammino del Titano, un progetto per collegare tutti i sentieri

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San Marino. Un percorso che colleghi ad anello tutti i sentieri del Titano. Se ne parla da anni, sia dentro il FAS (Fondo Ambiente Sammarinese) che aveva già dedicato studi e progetti a questo obiettivo, sia nella Genga (Associazione Escursionisti Sammarinesi) che da oltre 10 anni percorre in lungo e in largo tutte le plaghe più nascoste del Titano. Ora pare che ci siamo, grazie alla volontà espressa dal Segretario al territorio Augusto Michelotti, che l’ha annunciato e che sembra intenzionato a realizzarlo veramente. Tanto che sembra siano stati stanziati dei fondi appositi tramite delibera di Congresso. E su questo fatto, ad onor del vero si sono scatenati i social media perché 22mila euro, per andare a camminare, sono sembrati un po’ eccessivi. In effetti, così sarebbe se, per realizzare un anello di sentieri che corre lungo il Titano, non ci fosse bisogno di interventi, come in realtà c’è. Senza contare tutto quello che c’è bisogno a livello di manutenzione ed eventualmente anche la realizzazione di speciali per potenziare il cosiddetto turismo ecosostenibile. Infatti, San Marino si trova su una dorsale tra la ciclopedonale del Marecchia (bellissima, davvero) e quella di Riccione: non sarebbe una cattiva idea porsi come collegamento tra le due realtà, anche se i sentieri sammarinesi sono molto in salita.

Nell’idea che sta venendo avanti c’è una collaborazione con San Marino Explore, progetto cooperativo nato per stimolare e sviluppare la crescita del turismo sostenibile in Repubblica. Su questa scorta, è stato quindi presentato un progetto biennale in accordo con la segreteria al territorio che prevede per l’anno in corso la creazione della piattaforma virtuale e dal 2018 il lavoro “reale”, con la costruzione di un “cammino del Titano” e il collegamento strutturale ed organico di tutti i sentieri. Al momento esiste una cartina realizzata dal centro naturalistico, una mappa che segnala vie spesso non collegate fra loro. Invece, un progetto che sia commerciale, cioè “vendibile” richiede invece un collegamento e una manutenzione ordinaria continua. Giocando con le parole “non è una passeggiata”. Per garantire il servizio serve un accordo con l’Ugraa, un lavoro di sinergia con gli uffici competenti, mentre per unire i sentieri occorre tenere conto dei privati che possiedono aree di passaggio. In questo disegno si inserisce il recupero dei sentieri, nel nome di un turismo sostenibile che non ha conosciuto crisi, anzi è addirittura in crescita. Il progetto di riqualificazione pare a buon punto. Si lavora per step. Il primo vede la creazione di un portale web rivolto agli appassionati del settore, per fare del Titano meta di escursioni naturalistiche. Poi si passerà alle vie di fatto, che per altro esperti camminatori già conoscono molto bene.

 

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