Nicola Romito ha rimesso il suo mandato

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San Marino. Non c’è pace per Carisp. Nicola Romito, nominato presidente lunedì mattina, ha rimesso il suo mandato nelle mani del governo. In pratica non si è ancora insediato (l’insediamento del nuovo CDA è in programma per la settimana prossima) e già ne manca un pezzo. Il governo dribbla con una mossa diplomatica e fa sapere che nei prossimi giorni verranno valutate le decisioni più opportune. Il problema è quello sollevato da tutte le opposizioni: l’onorabilità. Concetto introdotto proprio dalle modifiche statutarie e che impedisce a chiunque qualche pendenza giudiziaria, anche minima, di sostenere ruoli di vertice. “Un gesto inedito per la realtà sammarinese – sostiene Celli sulle dimissioni di Nicola Romito – soprattutto in ambito bancario e finanziario dove molte figure apicali e dirigenziali di altri istituti di credito colpiti da provvedimenti giudiziari, se vogliamo anche più gravi, sono rimasti aggrappati fino all’ultimo momento alla loro poltrona.” Una frase che non rincuora, a voler essere sinceri. Anzi… Ma il governo è ben deciso a proseguire sulla sua road map, sempre parola del Segretario alle Finanze. Rimane il rammarico, dentro la maggioranza, per aver perso una persona giudicata di alta competenza, che comunque alcuni sperano di poter recuperare.

Proprio in mattinata la SUMS aveva stigmatizzato la fretta del governo. “Fondazione San Marino non ha condiviso l’accelerazione operata dal Socio Stato” ha scritto in una nota a firma del Consiglio d’amministrazione. Ha quindi ribadito che, vista l’imminente chiusura del bilancio di Cassa di Risparmio, sarebbe stato forse più opportuno attendere la naturale scadenza del mandato dei vertici della banca. “Il pochissimo tempo concesso per assumere le più opportune determinazioni, la mancanza di condivisione nella scelta dei candidati, che pure sarebbe stata ragionevole per garantire la varietà di competenze – si legge ancora nella la nota – hanno inizialmente suggerito a Fondazione di non dare corso alle nomine. Ma, nella prosecuzione del dialogo che si vorrebbe intraprendere con l’Eccellentissima Camera per rideterminare le quote di partecipazione in Cassa di Risparmio – garantendo alla Fondazione il pieno svolgimento della sua attività istituzionale, così come del resto l’Eccellentissima Camera ha confermato proprio nell’ultima Assemblea degli Azionisti – si è deciso di non rinunciare al diritto di proporre i propri candidati alle cariche di Vice Presidente e di Consigliere, individuati in Filippo Francini, unico sammarinese nel Consiglio appena eletto, e Angelo Lazzari, nei quali riponiamo la nostra piena fiducia.” Di sicuro di tutto questo si tornerà a parlare nella prossima settimana, durante il Consiglio, per tutto quello che è successo in questi giorni e perché l’opposizione non sembra aver rinunciato a nominare un suo rappresentante nel CDA di Carisp.

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