Consiglio, le forze politiche sul finanziamento pubblico

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San Marino. Il Consiglio Grande e Generale nella seduta odierna porta a compimento l’eliminazione del raddoppio del contributo elettorale ai partiti. Con 38 voti a favore, 8 contrari e 9 astenuti viene infatti approvato il Progetto di legge “Modifiche alla Legge 23 novembre 2005 n.170 – Finanziamento dei Partiti e dei Movimenti politici”, presentato in seconda lettura. A sostenerlo non solo i voti dei gruppi di maggioranza ma anche dei consiglieri di Rete e Mdsi che si dichiarano a favore del provvedimento, il Pdcs annuncia l’astensione.

I lavori odierni si aprono proprio al comma 3, con la presentazione della relazione di maggioranza al provvedimento da parte di Marica Montemaggi, C10 cui segue un dibattito a cui sono iscritti 34 consiglieri. Con il provvedimento, Adesso.sm “vuole raggiungere uno dei primissimi obiettivi che si è prefissata quale forza di governo- spiega all’Aula Montemaggi- la volontà è quella di dare una segnale alla cittadinanza, in quanto riteniamo importante che la politica debba essere esempio di condotta, di attenzione e di rigore in materia di gestione delle risorse”. Eliminare il raddoppio del contributo previsto ai partiti per le elezioni, circa 1,1 mln di euro “è un gesto di responsabilità- sottolinea – che vuole rispondere positivamente ai numerosi sacrifici che i cittadini compiono ogni giorno”.  Punta il dito contro il metodo cui è ricorso il Segretario di Stato agli Affari interni Guerrino Zanotti nel portare avanti l’iter normativo invece, Teodoro Lonfernini, Pdcs, relatore di minoranza.  “Non possiamo condividere le modalità con le quali si intraprende una stagione di riforme sostanziali istituzionali ed elettorali con questa superficialità- manda a dire- e solamente correndo dietro a qualche slogan o promessa di carattere elettorale”. Cita quindi l’incidente di comunicazione avvenuto in Commissione consiliare, quando ai commissari di minoranza non è stata accordata la possibilità di rinviare l’esame del progetto di legge, alla luce degli emendamenti della Segreteria a loro non pervenuti. “Quando si riscrivono le regole del sistema- lamenta- nessuna parte può esser esclusa dal ragionamento o meglio, tutti in senso positivo devono essere coinvolti”. Il Segretario di Stato Zanotti respinge in toto le critiche del relatore visto che i commissari di minoranza hanno rifiutato la proposta di sospendere i lavori in Commissione e di riprenderli dopo 4 ore. E si dice stupito per l’esito del voto in Commissione: “Nonostante le opposizioni si siano dichiarate favorevoli, il Pdl ha ottenuto solo i voti favorevoli della maggioranza”. Dito contro Rete in particolare che “ha sempre sostenuto e caldeggiato questo progetto di legge”, l’auspicio quindi è che “oggi in Aula ci sia maggiore condivisione”.  Per Rete, Davide Forcellini motiva l’astensione in sede di Commissione a causa della mancata possibilità di esaminare gli emendamenti portati dal governo, ma l’eliminazione del raddoppio del contributo, sottolinea, per il movimento è un “atto di onestà dovuto ai cittadini”. Non a caso, ricorda come la proposta nasca proprio da Rete che ha presentato ogni anno emendamenti in sede di bilancio sul tema, puntualmente respinti. Di qui l’annuncio al voto favorevole al progetto di legge. Gian Carlo Capicchioni, Psd, sottolinea la necessità piuttosto di intervenire sulla legge elettorale: “Il premio di maggioranza attuale è esuberante rispetto gli esiti del primo turno”, quindi sollecita maggioranza e minoranza di “sedersi al tavolo a parlare anche delle regole che interessano tutti”. È una necessità che ravvisa anche Alessandro Mancini, Ps: “Meglio valutare temi di questa legge in un contesto più ampio- sottolinea- tutti quanti abbiamo detto che l’attuale legge elettorale non è adatta alla configurazione politica di questi anni”.  E l’invito a impegnarsi “per un lavoro più organico” arriva anche dal Pdcs per voce di Teodoro Lonfernini. Invito che raccoglie per la maggioranza Matteo Ciacci, C10: “Sulla rielaborazione della legge elettorale- conclude infatti il dibattito- siamo disponibili come maggioranza a ragionare in prospettiva”.

Approvato il progetto di legge, l’Aula passa alla ratifica dei decreti delegati e decreti legge: i lavori si interrompono sull’esame dell’articolato del decreto delegato n.126 che interviene sugli incentivi per interventi di qualificazione energetica e per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o di cogenerazione. I lavori riprenderanno nella giornata di domani.

 

 

 

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