Il Testo Unico in commissione Territorio

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San Marino. Il “Nuovo Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie” approda in Commissione Territorio, convocata per quattro giornate dal momento che il testo è corposo, comprende infatti oltre 160 articoli. E subito si riaccende la polemica politica, con una valanga di emendamenti, di cui 150 a firma del governo, 130 della DC e forse altrettanti da parte di Rete. Ma è il comma comunicazioni ad accendere la giornata, con interventi su Polo Museale, antenne, polo della moda, monorotaia e perfino fondi pensione. Sono alcuni dei temi sollevati all’avvio dei lavori odierni della Commissione Permanente IV. Su questi punti infatti i consiglieri di minoranza chiedono chiarimenti e aggiornamenti al segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti. In particolare, rispetto ai fondi pensione, Gian Carlo Venturini, segretario DC, presenta un Ordine del giorno per richiedere, tra l’altro, entro il mese di luglio, un’audizione in Commissione con i vertici di Banca Centrale, il segretario di Stato alle Finanze e il segretario di Stato alla Sanità. Chiede espressamente di “esaminare le iniziative per garantire concretamente la restituzione dei fondi pensione allocati negli istituti di credito sammarinesi”. Sull’Odg la maggioranza esprime disponibilità per giungere a un testo concordato che sarà messo ai voti alla fine della sessione.

Chiuso il comma Comunicazioni, la Commissione passa ad affrontare il Progetto di legge del “Nuovo Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie”. In sede di dibattito, dai commissari di opposizione sono sottolineate le criticità del provvedimento: l’urgenza dell’essere portato all’iter normativo prima e non contestualmente al Prg, il permanere della discrezionalità da parte della Commissione per le politiche territoriali. E ancora Ps e Pdcs si dicono concordi sulla necessità di una sanatoria, ma riconoscono che sarebbe stato meglio esaminarla come stralcio e come articolo inserito nel Testo unico.  I lavori si concludono in mattinata con la fine del dibattito, mentre nel pomeriggio inizia l’esame dei 170 articoli del provvedimento e dei numerosi emendamenti.

Psd e Ps arrivano a mani vuote per esprimere la loro contrarietà ad un progetto di legge che andava fatto contestualmente al Piano Regolatore. “Così – afferma Alessandro Mancini – è come mettere un vestito nuovo ad un morto”.

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