Cosa ha fatto la Dc e cosa non sta facendo il governo

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San Marino. Replichiamo senza timore al banale articolo di Adesso.sm che, ancora una volta, invece di rispondere con i dati alle nostre domande, e di chiarire alla cittadinanza la situazione, continua a riproporre come unico leit motiv dei suoi comunicati la DC dei famigerati anni ’90.

Non possiamo negare che proprio questo “ritornello” abbia funzionato a dicembre 2016, convincendo molta gente a votare l’attuale Coalizione, alle ultime elezioni. Tuttavia, dopo questi pochi mesi, e i molti errori messi in fila da questo Governo, siamo certi che non abbia più sulla cittadinanza lo stesso effetto.

Spostare l’attenzione della gente dai problemi attuali, e dall’incapacità di risolverli, è una strategia che ha il fiato corto, perché il Paese ha bisogno di soluzioni, non di chiacchiere.

Considerando, però, la confusione che la maggioranza sta cercando di generare nella cittadinanza, il PDCS, chiarisce che, al contrario di quanto scritto ieri da Adesso.sm:

  • la DC ha sempre sostenuto che l’AQR venisse condivisa con tutto il sistema bancario e che si partisse da lì per ristrutturare l’intero sistema. Al contrario, l’AQR è stata fatta senza nessun confronto preventivo sulle modalità ed i criteri;
  • la DC ha sempre ribadito che venisse tutelata Cassa di Risparmio e proposto un veicolo di sistema nella corresponsabilità di tutte le banche sammarinesi per il recupero di tutti gli NPL, per dare le stesse garanzie a tutti gli istituti di credito. Al contrario, le scelte di questo Governo e di BCSM, non si basano si un approccio sistemico e sono state fatte senza alcuna condivisione e stanno seriamente danneggiando Carisp, per il panico creato nella cittadinanza;
  • la DC ha affermato in un esposto presentato alla Reggenza, la presenza di rapporti palesi tra i vertici di BCSM – che potevano influenzare le scelte stesse di BCSM – e alcuni esponenti del mondo finanziario italiano, aventi legami con una banca sammarinese, che il Governo ha sempre negato. Al contrario, tali rapporti si sono palesati da sé nell’incontro organizzato, proprio per oggi, al meeting 2017;
  • la DC ha presentato il progetto di legge per una commissione d’inchiesta per fare luce sulle responsabilità di coloro che hanno creato la situazione che ha fortemente danneggiato il sistema bancario in questi mesi, e per fugare ogni dubbio sui legami tra alcuni esponenti di Banca Centrale e alcuni istituti sammarinesi. Al contrario, la maggioranza ha scelto di andare avanti, bloccando la commissione d’inchiesta fino ad oggi, nonostante la presenza di documenti e di prove che attestano chiaramente questi legami;
  • la DC ha chiesto ripetutamente che si condividessero con tutti i soggetti del sistema bancario, della politica, delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali le scelte fatte da questo Governo e questa maggioranza. Al contrario, il governo è sempre andato avanti a testa bassa, semplicemente comunicando decisioni già prese.Questo è ciò che realmente ha fatto la Democrazia Cristiana in questi mesi, e ciò che non ha voluto fare Adesso.sm.

Fa sorridere, infine, come si voglia attribuire a noi il dissesto di una Carisp, quando ai suoi vertici sono stati presenti per diversi anni, esponenti di AP (ora Repubblica Futura) e della parte riformista del PSD (ora SSD) che, tutte le scelte fatte in passato le hanno condivise, proprio perché considerate le più positive per il salvataggio della banca più rilevante di San Marino che, al contrario, questa maggioranza sta mettendo in grossa difficoltà, con grande rischio per tutti i sammarinesi.

Fa sorridere che chi nel 2015-2016 si è impegnato – con successo – a mantenere i depositi dei non residenti a San Marino dopo la Volontary Disclosure venga incolpato del dissesto finanziario da chi, in soli 8 mesi del 2017, fra gestione Asset e Carisp ha annullato la fiducia nel sistema, inducendo i sammarinesi a spostare i propri capitali dalle banche e creando una profonda fuoriuscita di liquidità dal sistema.

La DC è certa che Cassa di Risparmio sia un istituto bancario solido, anche se bisognoso di essere rafforzato, secondo gli indirizzi che sono stati dati dal Fondo Monetario Internazionale, così come stava avvenendo fino allo scorso anno. Attendiamo, a questo punto, di vedere cosa sarà di Carisp, dopo il piano di ristrutturazione che presenterà il Governo, auspicando che la volontà di “voltare pagina” espressa nel comunicato di ieri da Adesso.sm, non si traduca in un azzeramento dell’istituto bancario più importante della Repubblica.

PDCS

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